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Vecchio 02-10-2011, 11.27.16   #34
diamantea
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Perchè l'uomo sente il bisogno di unirsi ai suoi simili?
Mi par di capire anche a proposito di partite che per trovare l'ago nel pagliaio occorre un confronto per gradi con chi si trova nella nostra stessa posizione o comunque appena diversa di grado. L'uomo si ritira per allenarsi, per cercare l'ago in diversi pavimenti, ma poi ha necessità di confrontarsi per misurare la capacità appena acquisita di trovare l'ago. Probabilmente per non cadere nel pericolo di illudersi di aver trovato l'optimum di cui parli più giù senza un vero raggiungimento.
Quindi il confronto con gli altri nei diversi stadi o livelli di consapevolezza dovrebbe servire a verificare dove ci troviamo. Le varie partite, amichevoli e non, servono a questo, a raggiungere un livello diciamo di preparazione, di bravura, ma lo scopo è raggiungere l'optimum oltre il quale non dovrebbe esserci più confronto, partite, allenamenti.

Anche nelle partite ci sono i cosidetti ritiri prima della partita, così anche l'uomo si ritira periodicamente prima del confronto con l'avversario, ma in effetti il confronto nella ricerca dovrebbe essere con se stessi, nella verifica della propria consapevolezza raggiunta.

Ho sempre percepito come negativo per la crescita il confronto con gli altri, in quanto si mette in moto l'ego, ma alla luce di quanto emerso se l'ego è il primo stadio di confronto per andare avanti va anche bene purchè si sappia passare allo stadio successivo.


[quote]A voler sintetizzare tutto tornerei sul discorso specchi...[quote]

Se intuisco bene lo specchio non dovrebbe servire solo le dinamiche dell'ego, delle relazioni ma anche per la richerca. Se lo specchio è il pavimento l'ago dovrebbe essere il se stessi. In un pavimento uniforme tra simili l'ago è più facile da vedere, in un pavimento variegato, promiscuo è più difficile e questo giustificherebbe il motivo per cui l'uomo tende a stare con i propri simili.
Nel confronto con gli altri si vede anche chi si avvicina di più all'optimum e aspirarvici, ritirarsi o prepararsi per cercare l'ago in un fondo di pavimento più difficile fino al confronto successivo, ma prima o poi raggiunto l'optimum la ricerca dovrebbe fermarsi? ovvero la perfezione dell'optimum oltre il quale non si può andare esiste? Noi identifichiamo questa perfezione con Dio, dovrebbe essere lui l'optitmum.

Una volta Uno hai detto mi pare a Nike che tutti hanno la necessità di stare con gli altri nello scambio pur stando bene con se stessi, pur non avendo necessità di confronto.
Ti riferivi forse a questo verificare la propria capacità di trovare sempre l'ago?
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