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Vecchio 26-03-2010, 00.42.52   #54
Ray
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Butto lì un po' di cose sulla presunta perfezione o purezza della condizione del paradiso terrestre, perchè secondo me continuiamo a stare parecchio fuori dalla questione.

Il paradiso terrestre, che dal punto di vista dell'uomo possiamo chiamare condizione adamitica è inteso come lo stato in cui si trovava l'uomo prima del peccato originale.
Si tende a pensare che ciò significhi in assenza di peccato ma non è per niente così. Se il peccato non ci fosse stato non sarebbe stato possibile commetterlo. Semplicemente non era ancora accaduto... il peccato si trovava allo stato potenziale.

Nulla nella manifestazione, a qualsiasi livello sia, anche ben più elevato del nostro, è perfetto, puro o senza peccato.
Ricordo e specifico che non sto dando alcuna valenza morale alla parola peccato, ma la intendo solamente come pecca, mancanza, imperfezione. Fossimo stati perfetti non avremmo avuto nulla da sperimentare.

Sto dicendo che si, la creazione è imperfetta, e che queste erano le intenzioni. Una creazione perfetta non avrebbe avuto alcun senso, nulla da sperimentare, nessun motivo per crearla. Dio, in quanto assoluto, prima di emanare, era già perfetto in se. Perchè creare allora?

Il senso è calarsi nella creazione, per poter sperimentare. Ecco che quindi vengono creati vari e diversi livelli di imperfezione. Ossia di mancanze, ossia di peccati potenziali... i quali, come tali, non potevano far altro che manifestarsi. Il quando non ha alcuna importanza.
Non c'è alcuna "crudeltà" nel Dio che ci ha creati imperfetti sapendo che avremmo peccato... ricordo che lui è in noi. Stessa sorte quindi.

Cosa accade con la conoscenza del bene e del male? Si sperimenta finalmente direttamente questa mancanza, questa potenzialità. Viene dualizzata una cosa che prima non lo era, si divide (senza separarsi) una cosa che prima era unita: il bene-male.
Quindi si cade (male) e si sale (bene) rispetto al punto di partenza (eden). Per noii nel tempo siamo caduti e dobbiamo risalire e andare ancora oltre (se ce la facciamo). Per Lui è tutto contemporaneo.

Concludendo questa breve introduzione ad un argomento gigantesco che non mi aspetto di riuscire neanche a sfiorare in tutta la sua complessità, dico comunque che il paradiso terrestre e la condizione adamitica, lungi dall'essere perfetta, ha una valenza di punto di riferimento ed è usata nelle tradizioni proprio in questo modo in quanto potenzialità diretta di ognuno.

Potrebbe sembrare più chiaro se la esponiamo da un altro punto di vista, ossia quello della risalita secondo le tradizioni, quindi parlando di piccoli e grandi misteri e/o di uomini 4 5 6 ecc e simili. Magari nei prossimi post.
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