Discussione: Sono una bigotta!
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Vecchio 03-12-2011, 18.13.27   #52
diamantea
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Dura giornata ieri, mi sono buttata a capofitto nel lavoro, poi a casa il resto. Avevo bisogno di fare, qualsiasi cosa pur di tenermi impegnata.
Sto meglio, le tensione allo stomaco c'è ancora ma più sopportabile.
Ho pensato alle esperienze, a dove le mettiamo. Si parla di trattenere, contenere, spingere, integrare, di organi bersaglio. Ma dove? in che punto? A che livello?
Sto sperimentando che parlarne non basta, occorre altro.
Ho visto che nel mio stomaco ci sono tante cose conservate, tenute nascoste da anni, piccole e grandi cose. Ora lo stomaco si ribella, dice che è ora di fare spazio ad altro.
Il trattenuto è diventato ristagno che ora va ripulito, svuotato, altrimenti crea ostacoli a non capisco bene cosa ma è quello che avverto.

Lo stomaco corrisponde più o meno al plesso solare e rappresenta l'elemento fuoco.
In effetti lo stomaco è il forno dove i cibi vengono trasformati, centro alchemico di trasformazione, di digestione di ciò che viene ingerito, per cui anche le esperienze negative ristagnano maggiormente in questo plesso in attesa della loro digestione, trasformazione.
Ho sempre pensato di avere un problema con il fuoco, con la gestione del fuoco. O mi infiammo troppo, o non riesco a raggiungere quella temperatura adeguata per la trasformazione.
L'argomento di questo topic mi fa infiammare, per poi raffreddarmi nel suo corrispondente.
Pensandoci bene, fin da ragazzina, già alle medie, soffrivo molto di queste tensioni insopportabili allo stomaco. A scuola a un certo punto chiedevo di stare in piedi. Mi saliva un fuoco ingestibile, mi soffocava per cui dovevo alzarmi e seguire la lezione così. Fino a qualche anno fa ci soffrivo. Per anni portai un simbolo giallo al collo, per equilibrare il fuoco.
Anche in questi giorni mi sono sentita salire questo fuoco ma lo blocco, mi spaventa, non so cosa sia.
Anni fa ero in auto, andavo a comprare una madonna per la comunità, a un certo punto senza una ragione particolare mi è salito un grande fuoco nel petto e nella schiena, mi sentivo le fiamme brucianti dentro, mi sono spogliata, ho aperto i finestrini malgrado era inverno, gridavo e piangevo e mi soffiavo con le mani finchè non è passata.

Insomma, sono ai fornelli, sto cercando di trovare il modo di integrare questa esperienza.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 03-12-2011 alle ore 18.15.53.
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