Visualizza messaggio singolo
Vecchio 07-09-2011, 17.34.17   #20
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio

Se io giudico male un ladro, è perchè su certi aspetti della mia vita mi sento un ladro. Se io giudico male un pedofilo, è perchè non sopporto quelle parti di me che violentano i bambini (esempio i genitori che costringono i bambini a fare quello che loro vogliono.)
Alla fine sono sempre proiezioni seppur molto sottili. E' ovvio che la pedofilia è un reato e va fermata, ma io posso fermare un pedofilo, arrestarlo e processarlo, con animo imparziale.
...

Secondo me quando c'è qualcosa che non va e ci accaniamo (anche se è la più deplorevole) c'è sempre qualcosa di noi, qualche aspetto di noi che abbiamo un po' rifiutato.
Potrei fare un 'altro esempio: noi dovremmo vivere nell'attimo presente giusto? Quindi se io vedo una persona camminare, sto vedendo una persona che cammina, e cosi sto facendo esperienza, ma se comincio a vedere come è vestito, quanto è abbinato male il cappotto con le scarpe, gia sto emettendo dei piccoli giudizi, o se secondo me quella coppia non sta bene insieme, sto dando opinioni ma mi allontano dalla verità.


E' un po' più chiaro, ti torna? Ovviamente questo è un punto di visto, sappiamo tutti che è quasi impossibile non avere qualcosa che certe volte ci fa saltare nervi, o che non tolleriamo. Io ho preso gli esempi più sottili.


E' un pò difficle fare un pochino di ordine perchè hai messo molte cose insieme.
Giudicare vuol dire indicare ciò che è sotto. Per sotto si vuole intendere ciò che siamo in grado di vedere a 360 gradi. Cioè dare una valutazione completa e globale dell'argomento e tirarne le somme. Quando questa cosa viene fatta senza cognizione di causa la si chiama comunque giudicare ma in realtà è un chiacchierare tanto per sentito dire, senza alcuna informazione... "chiacchiere da paese" insomma.
Quando dici che ciò che ci da noia la giudichiamo è vero, ma la giudichiamo male, nel senso che la critichiamo e tale critica ci porta via anche molte energie mentali ed emotive e pure fisiche. Il giudicare banale e comune delle scarpe della tipa, se non diventa sarcasmo, ironia, cattiveria e spettegolezzo potrebbe benissimo anche essere una osservazione di armonia nel complesso della cosa osservata.
Ad esempio io trovo brutto e disarmonico l'agglomerato urbano. Sento proprio una emozione di disarmonia nascere.
Ma andiamo per ordine.
L'assassinio va contro l'etica umana, è un male.. non si scappa perchè impedisce ad un altro essere umano di compiere il suo percorso. Però, però... ha il suo aspetto di bene perchè allo stesso tempo consente all'assassino e all'assassinato di percorrere il proprio destino. Quindi, va bene anche quel che dici che non bisogna giudicare male ne l'atto ne l'artefice, tenendo però strettamente presente che l'assassinio è un atto contro l'evoluzione. Questo è un giudizio che posso dare senza provare nessuna contrazione emotiva. E' un libero giudizio che non è vincolato ad una emozione personale (da personalità).
Invece quando ho un moto inconsapevole di rabbia davanti ad un evento malvagio, oggettivamente malvagio,e cioè che va contro l'uomo e la sua evoluzione, è evidente che dentro di me c'è qualcosa da risolvere ma ciò non toglie che l'atto è giudicabile.
Indignarsi davanti un evento vilento o contro l'Umanità io arrivo a dire che un dovere che va insegnato alla nostra Coscienza attraverso la ricerca dell'Etica. QUando però diventa qualcosa di personale allora si bisogna guardare noi stessi. Insomma un occhio al particolare e uno al generale.

Citazione:
Originalmente inviato da Astral Visualizza messaggio
Ma anche giudicare un comportamento e non la persona, fa sempre parte del giudizio. Dire che ha fatto una cosa giusta, o una cosa sbagliata, è sempre giudicare. Sbagliata e giusta per chi?

Per esempio il fatto che io trovo e giudico scorretto che il mio vicino annaffia le piante alle 15 invece che di sera, significa che poi sia veramente scorretto?
Sulla base, spero chiara altriemnti la chiariamo ancora e ancora, di quello che dicevo sopra, è sbaglaita o giusta in base all'esperienza e ai risultati, come anche diceva Diam.
Certo se qualcuno mi dice che è sbagliato perchè lo sa ma non sa perchè... io la mia esperienza la vorrò fare, se non sa perchè non può e non deve giudicare, cosa giudica? Non lo sa... ma se sa diventa un consiglio.. e poi però va valutato se il consiglio è stato richiesto o meno... se era opportuno darlo o meno. Se dovevo fare quell'esperienza o meno. Ma dentro di me posso certamtne dire: povera pianta!
E' sbagliato annaffiare alle tre perchè le radici si bruciano e la pianta potrebbe morire... e a meno che non sei Mortisia Addams...


Boh... non so se sia stato fatto ordine tra le tante questioni, ma magari piano esploriamo sempre meglio, soprattutto quella del trattenere le emozioni meglio chairirla.
__________________
Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
Sole non è connesso