Citazione:
Originalmente inviato da dafne
Quando Gandhi parla di ritardo intende forse che quando non si è distaccati, quando ci si identifica in ciò che si fà, ci si fà travolgere da ogni cosa sia collegata a quello che stiamo facendo? Perdendo così di vista il reale obiettivo?
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Penso di si, perchè ogni cosa la si prende sul personale. E' quel personale che ci frega. Posso ascoltare le parole di chiunque se non le filtro con il mio vissuto, con il mio personale pur osservando e prendendo nota di ciò che mi accade.
Così se mentre lavoro sono al cento per cento in quello che faccio e non divisa tra:
- devo fare buona impressione
- devo far vedere che finisco presto
- devo fare meglio della collega
- non devo chiedere posso fare da sola
- chissà cosa pensa la collega
- meglio se nessuno vede come faccio il lavoro
e agitazioni varie che distolgono la mente, il corpo e il cuore da quello che si fa, si finirebbe prima - e meglio aggiungo.
Si potrebbe partire da qui per capire cosa vuol dire distacco.
Disidentificarsi è abbandonare l'immagine che si ha o che si vuole dare di se. Ma basta provare con gli oggetti, con i
nostri oggetti, per verificare quanto difficile sia non considerarli nostri, e darli via dimenticandocene. Distaccarsi è abbandonare la cosa più preziosa che
abbiamo: l'idea di noi.
La passione che mettiamo nel fare le cose, in effetti, è mossa da quell'idea di noi, ma forse abbandonandola, la passione sarebbe ugualmente presente ma stavolta per muovere le montagne e quindi non andrebbe dispersa. Non disperderla vorrebbe dire impiegarla al massimo del potenziale e quindi anche in velocità.
Chissà... forse un modo di piegare il tempo.