Il problema non nasce solo se l'altro non apre, ma anche quando chi comunica quel che ha osservato, nel farlo, ringalluzzisce l'ego che prima (forse) si era arreso e lo stesso ego filtra, a volte poco a volte assai, quel che viene comunicato.
In un altro modo: posto che a volte si riesca nell'osservazione impersonale (cosa più rara di quel che ci raccontiamo) la comunicazione impersonale è tutt'altra cosa. Per ottenerla si dovrebbe aver "pulito" ciò che si è osservato prima di comunicare insieme a tenere la tensione (energia) mentre si comunica alta almeno quanto lo era nell'osservazione.
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