Discussione: La valanga
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Vecchio 18-02-2011, 16.46.37   #8
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
della madre "ombra" che agisce come fautrice delle tue rimozioni, della mente coltello che seziona l'animalità per cercare di "non buttarne via niente" pur preoccupandosi di nutrirsi della sua "testa" e molto altro.
Ma una cosa centrale, come hai peraltro visto, è che tutto quello che avviene, tutto quello che fa tua madre, lo fa col tuo consenso. Credo sia il centro del sogno, e credo sia la questione che tu stessa ti poni come quella da dover affrontare... in cui doverti tuffare.
Immagino Ray che il nerettato è ciò che mi dici ancora non voglio vedere. Come già detto ho tentato ma la vista mi si annebbia, ciò non toglie che ci lavoro lo stesso.

Adesso non vedendo con chiarezza provo a fare delle ipotesi.
Quello che mi sale maggiormente ragionando con freddezza è che nel sogno il motivo per cui faccio fare a mia madre qualcosa di spiacevole o le rimozioni è che non voglio assumermi la responsabilità di fare di persona quel che desidero o penso sia giusto fare per me stessa. Così armo la mano di qualcun altro tanto per uccidere quanto per sezionare, io scelgo solo cosa farne dei pezzi, dove buttarli, cosa tenermi. Sono una mandande insomma, non mi sporco le mani ma cmq agisco attraverso le mani di qualcun altro.
Tutto questo perchè poi so che me ne pento, mi vengono i sensi di colpa, la coscienza non mi lascia in pace, ma se sono costretta ... anche se in questo caso non è cambiato nulla perchè di fatto io sono responsabile dell'azione e la coscienza appare prima con mia sorella poi con la collina rossa e mi divora.
Di certo non è che voglio uccidere il mio cane questo ho necessità di ribadirlo altrimenti sto male.
Però su tre cani che ho suby ha scelto la Mimma o perchè il messaggio deve essere forte oppure perchè la Mimma rappresenta la liberazione degli istinti dell'animale, infatti non l'ho "squadumata" ma l'ho rispettata nella sua indole, io permetto e ne sono felice che il cane esprima la sua natura istintiva, solo tre cose non può fare: uscire in strada da sola, mordere le persone e uccidere le galline.
La Mimma non è un cane qualsiasi per me, è la realizzazione degli istinti, della spontaneità, dell'essere se stessi in una società dove ci sono regole che vanno rispettate altrimenti sarebbe stata selvaggia. Lei è libera di scegliere a chi fare le feste e a chi ringhiare, se stare a casa o in giardino e tante altre libertà di scelta, io vorrei essere come il cane.
Da un lato vorrei essere come lei ma dall'altro la sopprimo, mi sembra una contraddizione oppure un meccanismo che non mi viene il nome ora, nel senso che appago il mio bisogno di animalità attraverso il cane ma poi sopprimo pur nutrendomene forse per affilare meglio la mente/coltello più che gli arti/azione, infatti lo sterno è privo delle zampe anteriori che invece in quella sezione di corpo dovrebbero essere presenti e corrispondere agli arti superiori, le braccia quindi le azioni concrete.

Tornando al sogno, se il mio desiderio è sopprimere il valore emotivo degli istinti razionalizzandoli, come peraltro sto lavorando in questo periodo, se questa è una giusta spiegazione probabilmente non sono pronta a prendere questa decisione da sola ma mi ci costringo armando la mano a mia madre visto che lei questi tagli li sa fare bene, oppure mi viene più facile scaricare la colpa su di lei, oppure ancora è un modello che apprendo da lei. Mia madre infatti ha sempre dato la colpa agli altri per giustificare le sue azioni o omissioni. Ha sempre detto di essere stata costretta a.. o che non poteva fare diversamente per colpa di chi o di cosa...che non aveva alternative o vie d'scita.
Spesso istigava mio padre a fare azioni che poi le permettevano le sue ritorsioni per altri motivi precedenti. Conoscendo il tipo era facile accenderlo per far scattare la lite furibonda. Un pò il vizio se lo era tolto dopo l'ultima lite in cui ha preso un serio spavento trovandosi sola in casa con lui.
Qui si tratta veramente di fare ordine perchè le acque sono torbide, come la storia del veleno che lei ha ben mascherato, eluso, confuso per poi riportarla a galla in un momento di scrupolo di coscienza, se mi fosse morto il cane lei lo sa che non le avrei dato pace fino alla fine dei suoi giorni pur non togliendomi la mia responsabilità di aver sottovalutato la situazione. Mia madre è brava a sistemarsi la coscienza convincendosi sinceramente di non aver mai colpa, è pronta poi anche a giurarci sopra. Ed io posso aver imparato a fare lo stesso oppure ci tento per darmi una giustificazione ma poi spunta la coscienza, quindi c'è un errore nel percorso. Errore da un lato sicuramente per non essermi presa la responzabilità della mia azione, e forse dall'altro anche per voler sopprimere gli istinti e nutrendomi la parte razionale invece di trasformare o integrare.

Mi fermo qua con questa ipotesi e vediamo se sono sulla giusta strada altrimenti guarderò da qualche altra parte oppure compro una lente d'ingrandimento
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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