Carta, parole e ordine
Carta, parole e ordine
Non so che mi ha preso ieri, ma avevo voglia di scrivere. Scrivere su ogni cosa ... pensieri, parole, opere e azioni. Sarà il pomeriggio di domenica passato a mettere a posto le carabattole e le scartoffie, complice la giornata più che uggiosa, che tutto prometteva ma non la voglia di mettere fuori il naso. Sarà perchè mio figlio e D. erano diventati complici e si sono piazzati davanti al PC a giocare ... ma mi è venuta voglia di mettere in ordine. Un momento in cui dire ... OK ... ho tirato fuori tutto di me che adesso mi prendo l'anno sabbatico, smetto ogni attività e sistemo. Così ho preso lo scatolone, l'ho vuotato sul tavolo e pian pianino ho messo via tutto ... Un po' come la canzone di Ligabue ... Ho messo via ... Per ora solo quella montagna di fatture arrivate da quando ho iniziato a vivere da sola. Conti da pagare o già pagati per lo più. Ma il maneggiare le scartoffie mi ha messo una quiete interna. E così le emozioni hanno iniziato a farfaleggiare. Gli anni passati a lavorare su di me e su ciò che non sentivo mio e non mi piaceva sono stati 15. In questo tempo ho rovistato tutto quanto era rovistabile arrivando al nucleo della mia depressione e adesso sento l'esigenza di mettere a posto. Non ho paura, ma il pensiero che ritorni tutto come prima ... beh, questo sì. Che senso aveva prendersi l'anno sabbatico? Smettere per un anno la scuola di bioenergetica e l'estraniarmi con il mio gruppo. Trovarmi nuovamente a cambiare lavoro (veramente per causa forza maggiore?). E' vero che se non altro energeticamente parlando, la positività la fa da padrone, ma è forse la consapevolezza dell'essere che è diversa? Mah ... per il momento continuamo a mettere ordine ...
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