Discussione: Emozioni negative
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Vecchio 21-07-2008, 12.00.55   #83
griselda
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Forse il discorso potrebbe essere più chiaro pensando che i dati arrivano attraverso il corpo (anche un presentimento) poi entra in gioco la mente che può vincere la paura ancor prima che si manifesti... cosa che come abbiamo già detto altre volte è diverso da non aver mai più paura, si può vincere ma la paura resta. Il verbo avere anche ci dice parecchio, analizzando razionalmente c'è uno stimolo che ci arriva, se vinciamo la paura non ne abbiamo, se perdiamo ci troviamo pieni (abbiamo) di paura... a volte vinciamo parzialmente e ci rimane una sottile paura etc...
Se non teniamo dentro nessuna paura il gioco diventa qui e ora... lo stimolo che ora ci arriva possiamo decidere se vincerlo o perdere, quando si parla di paure radicate invece stiamo sempre avendo paura per qualcosa che è già successo e che non abbiamo vinto al giusto momento.
Da bambina, avevo un paio di anni, rimasi chiusa nell'ascensore con mio fratello e una sua amica, loro invece che tranquillizzarmi mi facevano ancora più paura, l'ascensore rimase fermo per un tempo che mi sembrò eterno nella posizione che si vedeva solo il muro con delle linee bianche, me lo ricordo ancora, ebbi una paura pazzesca e mi misi a piangere disperata...*
Da ragazza se non c'era nessuno con me non prendevo l'ascensore piuttosto facevo un sacco di scale a piedi. ( mi giustificavo che avevo avuto quello spavento, mi coccolavo la paura) Con il tempo fui obbligata a prendere un sacco di ascensori, anche quelli superveloci che ti danno il vuoto d'aria e le prime volte pensavo di morire, ma non ho potuto mai evitare di prenderle.
Sono stata costretta a razionalizzare che se fosse successo qualcosa avrei suonato il campanello e mi avrebbero tirata fuori o in caso più tragico...amen.
Oggi prendo l'ascensore ma guai se qualcuno salta o si mette a giocare con i bottoni,(la mia paura si trasforma in rabbia, probabilmente l'ho ancora con quei due bambini che per giocare mi fecero prendere quella spavento) la paura non parte perchè non glielo permetto, ma sotto c'è ancora.

*Dovrei tornare su quell'ascensore e...rassicurare la bambina? Farle vedere come si fa schiacciare il bottone per tornare giù?
Oppure oggi fermarmi e ricordarmi che non sono più quella bambina e dirmi che stando calma e schiacciando il bottone di allarme in ogni caso qualunque sia il problema si risolve?

Altra cosa strana che non capisco, da bambina avevo il terrore dei temporali, quando c'erano andavo nel letto di qualcuno per riuscire a calmarmi sino a che finiva, altrimenti passavo tutto il tempo a pregare terrorizzata ma non resistevo mai e scappavo nel letto degli altri.
Poi un bel giorno ho smesso di averne paura ed oggi mi piace proprio stare fuori a guardarli.
Non capisco come questa paura che era davvero enorme si sia risolta da sola mentre le altre no.

Avevo anche una paura assurda a camminare sulle grate che vi erano davanti ai negozi, pensavo che se ci camminavo sopra si sarebbe potuta sfondare ed io sarei scomparsa nel vuoto, non mi fermavo neppure a guardare che c'era del terreno sotto e che mi sarei fermata li al massimo.
Oggi ci passo sopra ma a volte quando ne trovo di molto grandi mi ricordo della paura, me ne ricordo ancora e se mi lascio avvolgere come allora ci giro attorno, ma di solito ci passo sopra per esorcizzare come dire che oggi sono grande e non sono più come allora.

Quale l'atteggiamento giusto? E perchè alcune le vinciamo pare per magia?
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