Discussione: Etica e Morale
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 23-01-2007, 16.17.03   #13
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Mi viene in mente un altro modo di approcciare la questione, anche se forse non è solidissimo... beh magari lo esploriamo insieme.

Partiamo dal postulato (da dimostrare se lo si ritiene necessario) che ognuno ha una propria scala interna di valori e che questa scala si modifica via via che si modifica l'individuo... ovvero è diretta conseguenza di lui stesso. Dato ciò varrebbe anche il discorso inverso (induttivo invece che deduttivo) per il quale data una determinata scala interna di valori, otteniamo una serie di informazioni sullì'individuo che la porta.

Uno dei valori certamente presenti nella scala è "io". Di solito sta in cima. Il che, di per se, va anche bene.
Un altro valore che si trova sicuramente è "tu" o, possiamo anche dire, "l'altro". questo secondo valore è tanto più "pieno" (riempito di contenuti) quanto più siamo in grado di "riconoscere" l'altro.

Il grado etico è dato dalla distanza tra il valore io e il valore tu. In particolare, quando sono sullo stesso piano vorrà dire che non si è disposti a prevaricare, abusare, portare violenza et similia nei confronti dell'altro quando si muove per ottenere i proprio interessi, ovvero quando si fa attenzione al valore io.
Più c'è distanza tra il valore io e il valore tu più schifezze si sarà disposti a commettere per ottenere i propri interessi.
Quindi si potrebbe arrivare alla "formuletta" per la quale una persona è tanto più etica quanto più la distanza tra il valore "io" e il valore "tu" tende a zero.

Poi si potrebbero analizzare dei casi limite, tipo distanza tendente a infinito nel caso di valore tu tendente a zero o distanza negativa nel caso di valore tu maggiore di io (sempre se consideriamo la possibilità).


Sottolineo che questa è una concettualizzazione, un modo di esprimere qualcosa, un tentativo di restringere in concetti e in parole un sistema che probabilmente non ci sta. La sua utilità quindi non è la ricerca della verità o simili, ma l'esplorazione per tentativi di un concetto in modo da farsene un'idea più chiara, tentativo eventualmente da scartare come per le ipotesi, insomma un accarezzare un'idea per vedere se ha qualcosa di utile o no.
Voi che ne pensate?
Ray non è connesso