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Vecchio 20-02-2011, 19.07.18   #46
Ray
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Io dico che la comunicazione reale ( il rumore non implica necessariamente comunicare ) si interrompe in caso di flussi o frequenze diverse e che e' invece necessario che uno dei due flussi temporaneamente si arresti , per pochissimo o tanto che sia , al fine di fare entrare i contenuti nuovi di cui l'altro e' portatore ;
Tu , mi pare dici , che , al contrario , questo incontro di campi e dei flussi con differenti frequenze ( che io chiamerei contenuti se interpreto correttamente ) favoriscono la comunicazione .
Mah , non so , la mia esperienza mi porta a dire che e' cosi' difficile comunicare e capirsi che ci deve essere un reale sforzo e volonta' di aprirsi agli altri altrimenti nulla di buono ne viene .
E gia' questo far spazio sarebbe una gran cosa sintomo di molte altre acquisite .
Poi ma solo poi la diversita' di idee e contenuti che si trasmettono reciprocamente gli interlocutori e' un elemento che aiuta la comunicazione prima puo' esserne un grave ostacolo ;
anche perche' se non si fa spazio e' naturale essere ripiegati sui propri contenuti piu' che attenti a quelli dell'altro .
Quello di cui stavo parlando è un pre-comunicazione se prendo quello che intendi tu. Se rileggi quello che avevo scritto, tra parentesi avevo messo "compatibilità" (non mi è semplicissimo esprimere quello che intendo in questo caso, motivo in più per soppesare bene le parole)... ossia parlavo di una condizione necessaria alla comunicazione, ma che non la implica per forza (anche se, ad un livello diverso da quello di cui parli tu, c'è comunque).
Il dare attenzione è mettere spazio a disposizione. Quindi c'è quel fare vuoto. Questo spazio è comunque "interno" dato che il nostro campo si espande, però non è interno per come lo si intende comunemente (siamo nella sezione sbagliata, decisamente). Inoltre, nel mometo in cui viene usato dall'altro, diviene interno ad entrambi in un certo senso. Comunque sia i due campi si incontrano, anche se non si toccano nel senso comune del termine ma condividono un certo spazio, ossia hanno un'interazione. Siccome necessariamente avrenno vibrazioni diverse (forse neanche i gemelli le hanno uguali uguali) si produce una zona di inferenza in cui le frequenza tendono ad equilibrarsi per permettere il passaggio di informazioni, ossia rendere possibile la comunicazione.

Il nostro atteggiamento conscio, tipo essere aperti a quello che l'altro dice o non avere pregiudizi, influisce indirettamente su questo processo. Però ci sono anche altri fattori che vi influiscono e che possono complicare le cose.
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