Discussione: Carro alato
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Vecchio 12-05-2010, 09.29.46   #1
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Predefinito Carro alato

Finite le prove generali di un'opera importante della quale non mi sentivo all'altezza ma dove mi ero divertita lo stesso, di ritorno a casa sono in macchina con mia sorella; guida un uomo noto, saliamo verso la montagna dove il paesaggio si apre su due colline ricoperte di verde, e tra le due c'è una certa distanza, come fossero parallele e non si potesse passare dall'una all'altra .La collina più distante sembra una necropoli, ma di macchine di grossa cilindrata, e non sono in disuso, in effetti al calar della sera gli extracomunitari vi portano la loro per passarci la notte, sono venditori ambulanti. L'uomo importante ci fa notare ciò, e dice che anche la sua macchina, pure da sfascio, verrà abbandonata li adesso, anzi sarà pure occultata visto che i carabinieri facendo la ronda, si accorgerebbero da alcuni dati ,che non ha pagato una tassa ,di cifra che inizia con il sei, addirittura la spinge col piede per buttarla dal burrone, per poi proseguire scendendo verso casa con la macchina di mia sorella che era stata posteggiata lì. C'è un ostacolo, posso vedere, se mi sposto, il punto di arrivo della macchina che scivola, temo che potrebbe investire qualcuno, e infatti sulla sua traiettoria c'è un uomo col suo mezzo, e saranno travolti, ma un secondo prima si arresta e diventa una piccola cilindrata. Guardo la scena, l'incolume ,inconsapevole ,è in effetti un vecchietto, ma subito si accascia a terra con tutto il carretto a due ruote. Scendo a valle e mi avvicino, mezzo e padrone sono ora vecchissimi e antichi, spiaccicati per terra sembrano disgregarsi come una mummia riportata improvvisamente alla luce, anzi sono un pennuto bianco con il carro alato che esso stesso trainava, diventando rapidamente per metà materia organica mista alla terra. Il pennuto bianco che diventa nero del fango mi ricorda gli uccelli uccisi dalla marea nera del petrolio.Sono impressionata, tuttavia non me ne posso curare, mi chiedo cosa rappresentasse, ma devo risalire in macchina. L'uomo guida e ci spiega molte cose, non è un saggio, ma uno che conosce i luoghi, sostiamo in posti abbandonati in mezzo a boschi poco curati, con segni di distruttivo passaggio dell'uomo. Ci fermiamo in una casa per i bisogni, tutto è coperto con la plastica, sporco, ci si arrangia per poi spostarsi ancora, mi sveglia la vista ,tra gli alberi, mentre sono sola, di un volto di donna già morta,che riappare, sembra della nonna, ma anche il mio stesso viso, e mi fissa con occhi che mi fanno paura.




Un'altro tentativo di rientro a casa che invece risulta l'esplorazione di luoghi isolati e lontanissimi dalla stessa. Non sono tanto libera si ascoltare le notizie, mi impressionano, non posso fare qualcosa.

Ultima modifica di webetina : 12-05-2010 alle ore 09.35.24.
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