Discussione: Vergogna
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Vecchio 15-10-2010, 21.49.08   #87
Sole
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
A me piacerebbe sentire anche la tua esperienza, se non è possibile qui mi scriveresti in privato? grazie
Si va bene anche qui, non vorrei influenzare Edera perchè è preziosissimo qualcosa a cui si arriva da soli con piccoli stimoli, ma in fondo ne posso cavare fuori qualcosa di grosso anche io, mi farebbe bene.
Posso provare insieme ad Edera a capire meglio perchè le domande che le ha rivolto Uno hanno colpito anche me, quindi ho dell'altro da esaminare.

Amavo tantissimo le amicizie maschili ma al minimo movimento di "ci sta per provare" mi allontanavo quando non diventavo maleducata perchè avvertivo soffocamento, facevo passare del tempo e poi la recuperavo. Mi dicevo: ma non ho fatto niente, non mi sono mostrata chissà come! ... adesso so che ho fatto parecchio ma sapevo fare solo quello per riuscire a percepire che ero importante. Davo di me un'immagine che era difficile non considerare -gentile, carina, simpatica, spigliata, aperta a tutti i discorsi possibili ecc ecc. Se mi allontanavo allo stesso tempo perdevo quella piacevole e nutriente sensazione che mi faceva sentire voluta... amata... ammirata... lodata... osannata... insomma: importante, considerata. Affrontare la questione direttamente neanche a parlarne: e se avessi capito male? e se non fosse come penso? che figura ci farei?

Quando poi una persona che stimavo mi ha considerata veramente la mia reazione è stata esagerata, strabordante, ancora oggi ogni tanto ci penso e me ne vergogno per l'eccesso... ho sentito una commozione enorme, non potevo credere che io fossi davvero considerata aggratis.... senza aver fatto nulla per meritarmi ciò! e stava lì la questione: gratis, meritare, fare. L'affetto non si compra e non si paga.
Insomma quella volta venne fuori tutto il vittimone che era in me

Con le donne la stessa cosa, ma con reazioni diverse.

Tutto quello che fin'ora ha descritto Edera l'ho riconosciuto anche in me, ma il fulcro per quanto mi riguarda e per come ho capito è perdere il controllo della situazione.
Fin quando ero io a gestire anche se inconsciamente o inconsapevolmente la situazione, questa mi nutriva ed alimentava, ma gestire e controllare significava anche invadere la sfera altrui. Quando si perde il controllo si viene invasi. Quando si smette di usare si viene usati. Non si può controllare tutto, soprattutto non si può pretendere di controllare e muovere le reazioni altrui e quando questi prendono delle libertà, che anche se inconsciamente gli abbiamo concesso, ecco che il controllo si è rotto e l'invasione è percepita forte e chiara.

Comunque ci sono tantissime sfumature diverse rispetto ad Edera, ma penso/sento che la base è comune. Non ho potuto e nemmeno saputo scrivere e descrivere quello che sento riguardo a questa storia ma circa, almeno razionalmente c'è.
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