Discussione: Vergogna
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Vecchio 18-10-2010, 13.38.29   #98
nikelise
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
L'amore che riceviamo (o che impariamo a creare e a stimolare) è il cemento per unire parti più piccole a formare un'unica entità che a seconda della forma e della costituzione avrà delle capacità, dei fini, delle limitazioni etc...

Ovviamente non c'è solo il cemento (o la malta), la tecnica costruttiva è molto importante, un sasso piccolo o un piccolo mattone, messo bene può portare un grande peso. Però se il cemento è fatto con molta sabbia (amore apparente, ma non solido) possiamo avere a disposizione anche dei blocchi imponenti ma la solidità sarà limitata al peso degli stessi.

Dove ci sono dei getti (o quando si mette sui mattoni) è importante come viene versato questo cemento. Potrebbe anche essere cemento buono e abbondante, ma buttato lì con sufficienza senza attenzione creerà una struttura piena di bolle e quindi fragile.

Quindi sintetizzando, ci servono buone parti da usare, buon cemento, una buona tecnica costruttiva e allora potremmo costruire strutture solide ma leggere adatte agli scopi prefissati.
Al contrario abbiamo bisogno di costruire una struttura ingombrante, che si può sgretolare facilmente, che fa polvere, che attira umidità etc...

Nello sviluppo finchè non diventiamo autonomi (se lo diventiamo) avremmo bisogno di qualcuno che ci cola del cemento buono in maniera costante, non esagerata ma neanche carente e che ci aiuta a vibrarlo.

Se diventiamo indipendenti quel cemento possiamo crearlo noi con le nostre azioni e possiamo anche stimolarlo negli altri, ma non nel senso del ricatto-bisogno. Se ami qualcuno senza ne ma ne però è probabile che ti riami, come può, anche se tu non lo fai per avere un ritorno. Oltre te amerà altri che ameranno etc.... ed ognuno potrà costruire ciò che vuole-deve.

Cosa succede quando, come a te interesserà maggiormente ora, c'è già una struttura con delle bolle di aria, con del cemento povero, con una tecnica costruttiva non buona etc? Insomma delle mancanze.
Bisogna demolire, tutto o in parte, e ricostruire imparando dagli sbagli, propri o altrui.

Finchè cercheremo di adattarci comunque ad usare quello che abbiamo o ci hanno messo su, faremo grandi sforzi per piccoli risultati.
Non sto dicendo che bisogna sempre prendere una ruspa e buttare giù tutto, anzi questo da soli è praticamente impossibile, si rischia di farsi cadere il tetto in testa, ma magari una stanza per volta iniziando da quelle più mal messe....

Penserai, Edera, ma in concreto?
Finchè non riesci ad avere o trovare indicazioni concrete e certe su ogni singolo caso specifico cerca la via di mezzo che non è l'ignavia.
Si può prendere una posizione estrema (troppo estrema non è mai giusta, ma una certa estremità a volte occorre per muovere e cambiare le cose) solo quando si conosce bene tutto. Prima di demolire completamente una stanza devi accertarti che sia marcia ed irrecuperabile, prima di costruirci sopra un altro piano devi essere sicura che sia sano quello sotto etc...
Nel frattempo vivici e cerca il mezzo e la saggezza che si può respirare in ogni cosa.
Se posso vorrei sottolineare una cosa e cioe' che l'amore non puo' essere mezzo e fine allo stesso tempo .
In altre parole anche se e' sugggestivo pensare ad un amore che lenisce il vuoto che abbiamo resta il problema di saper riceverlo e/o di saper convivere con un amore che non e' a 18 carati perche' gli altri hanno gli stessi nostri problemi .

Quindi credo che si debba ritornare all'autoosservazione per ottenere la miglior condizione personale possibile nel ricevere e nel dare .
Il resto , la sensazione di pienezza seguira' .
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