Discussione: Atteggiamento
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Vecchio 01-03-2011, 15.50.03   #6
diamantea
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Abbiamo molti più atteggiamenti di quanti sospettiamo...
Ci sto facendo molto caso ultimamente, hai ragione molti di più di quanti possiamo immaginare, ed anche negli altri, una volta scoperti i propri è facile scoprirli all'esterno.

Citazione:
Tuttavia esistono anche atteggiamenti positivi, che mi possono tornare utili nel frattempo che sviluppo la capacità di rapportarmi naturalmente, senza programmi preconfezionati.
Se ho ben intuito finchè non si impara a rapportarsi naturalmente si adottano gli atteggiamenti, che equivalgono alle maschere? più o meno coscienti? Quindi esiste una condizione in cui si può fare a meno di atteggiarsi... la risposta allo stimolo è naturale, è ciò che realmente si è, non quello che si vuol o si crede di essere.
Ci sono atteggiamenti che consciamente attivo al fine di favorire la comunicazione con l'utente ad esempio, oppure atteggiamenti di chiusura per non lasciarmi invadere. Ma certo importanti per me sono tutti quelli che sfuggono alla mia coscienza, entrano in automatismo, probabilmente perchè mi ci identifico credendo di essere ciò che mi atteggio, convincendo anche l'esterno. Rileggendo sogni recenti vedo dove ci sono atteggiamenti e dove no.

Il punto ora importante è come operare il cambiamento, perchè vederlo soltanto non basta anche se è un inizio. Poi ci vuole la costanza e la rinuncia al beneficio/abitudine della risposta immediata e automatica allo stimolo. Il cambiamento costa energia almeno nella fase iniziale. Nella identificazione ci si affeziona ad una parte ormai di noi. Può esserci una crisi di identità che sconvolge l'immagine di noi verso noi e verso gli altri che non ci riconoscono più.
Da un pò di tempo sono più dolce e più calma, il mio compagno si è più volte stupito, mi ha chiesto cosa mi stesse succedendo, perchè non reagivo più in quel modo nella medesima situazione, a un certo punto provocava pure per vedere se chi aveva davanti ero sempre io. Gli piaceva la cosa eppure si sentiva a volte quasi a disagio. Ora si sta rilassando di più e automaticamente non può più mettere in atto i suoi atteggiamenti correlati. Quindi più diventiamo naturali più aiutiamo chi ci sta vicino a fare lo stesso forse.
E' un momento difficile il cambiamento anche se ci porta beneficio.

Dici che possiamo programmarci... mi viene per ora difficile capire come, dovrebbe essere con distacco emotivo, forse con l'osservatore come ha descritto Uno in altro 3d. Credo riguardi il conoscere meglio se stessi, il fidarsi di se, avere maggiore coscienza dei propri meccanismi. Mi sembra possa riguarda il progetto, l'impegno che ci si prefigge nella propria vita, il lasciare andare il passato che ci ha condizionato verso quegli atteggiamenti che ora non hanno più motivo di essere. Almeno per quel che intuisco di me si tratta di questo, specialmente per l'atteggiamento di aggressività, mi riporta al passato, al condizionamento di essere come mio padre, di dover incarnare un modello come una condanna anche se dentro so che non mi appartiene. Il fatto che dopo ci sto male dovrebbe almeno indicare questo, il malessere è la prova che non è parte di me.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"

Ultima modifica di diamantea : 01-03-2011 alle ore 15.54.59.
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