Discussione: Il Coraggio
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Vecchio 07-11-2005, 17.37.35   #27
Uno
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Originalmente inviato da Sole
Anche io lo vedo coraggio questo. Temo ci sia un equivoco sulla parole Limite. Non ho detto, o quanto meno non intendevo Limitati dalla paura, ma Conoscere la paura. Se conbosci la tua paura non puoi in nessun modo essere limitato da essa. Porsi il limite è stata sicuramente una frase scelta male.

la paura è il segnale di attenzione. Non pensavo a paure come saltare un fosso, vediamo come e quanto mi faccio male.
Avevo detto prima, coraggio per me è andare avanti ... e tornerei così al tuo post di ora ...

Sono d'accordo ci sono situazioni in cui il coraggio si mostra continuando ad andare avanti "nonostante tutto" ... eppure quell'nonostante tutto rischia di essere ( purtroppo ) il bastone della forza ... senza il quale non si troverebbe coraggio in se stessi ... da soli !

Questo è un discorso molto difficile da affrontare, sopratutto per l'esempio che hai portato.

Su quello ti racconto una storia .. c'era un donna molto malata, con il tempo fù costretta a letto. Non era più libera ed autonoma .. nemmeno la sua mente lo era, troppe medecine, troppa morfina ...
un giorno molto avanti nella malattia .. quando tutti i famigliari le dicevano "dai combatti fallo per noi, magari tagliamo qui, poi lì... vedrai starai bene.. resta con noi " .. il terzo figlio le si avvicinò e le disse " mamma, non pensare a me, leggi in te stessa e decidi se vuoi andare o restare. ma se resti lotta e combatti.. se vai, fai presto, l'incertezza ti sta distruggendo più del cancro " ... 10 giorni dopo era libera!

Ora Uno, è stata vile ?? O ha fatto una scelta di coraggio ?

Io non lo so... quello che so è che entrambi ( madre e figlio) han compiuto un atto di amore! E l'amore non può essere vile ..

Ok c'è stato un equivoco sulla definizione "non ponesse il limite della paura" e devi ammettere che suonava così come io l'ho puntualizzata, abbiamo chiarito.

E' stato coraggio sia verso se stesso che verso la madre da parte del terzo figlio.... ma non può da solo dirsi di essere coraggioso... siamo noi che lo vediamo... no?
Ha dovuto trovare questo coraggio.... di perdere la madre se questo era bene per lei....

La mamma non la definirei coraggiosa ma rassegnata.. non il rassegnato nel senso negativo che di solito si da... un rassegnato di accettazione... questo ormai era quello che doveva essere e lo ha accettato grazie al coraggio del terzo figlio.

E' un altro esempio però rispetto quello che avevo fatto io.... inverso..

Ma rimanendo al figlio del tuo esempio.... dici che abbia fatto il calcolo che dicendole così poteva perdere la madre? Certo da qualche parte in lui lo sapeva... ancor prima di dire quelle cose.... ma non ha calcolato... ha amato e basta.. altrimenti sarebbe venuta fuori una cosa tipo quella dei fratelli: un compromesso.... il coraggio non è compromesso
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