Mi permetto di citarti (anche se , in verità, sono in grado di ritrascrivere parola per parola in tuo pezzo d'apertura del 3D
"L'attenzione " questa attenzione che si presta ........si è stampato a caratteri cubitali nella mia mente e agisce come un boomerang ...certe botte in testa
approfitto
per un grazie )
....... " Si dice "prestare attenzione" alle cose che facciamo.
Se si presta, significa che poi "torna indietro"...
Tanta più attenzione si "presta" alle cose che facciamo, tanta più sarà l'esperienza che ci torna indietro... L'attenzione non si compra, vende o regala, ma si "presta"... E' un bene non cedibile...."
Ecco mi colpiva questo "cedibile" ....
Come se il prestare di cui si vuole parlare qui quantomeno nel suo significato di "dare qualcosa in prestito a qualcuno" fosse strettamente connesso alla cedibilità dell'oggetto del prestare , cedibilità in senso soggettivo . Il bene in sè per sè potrebbe essere cedibile (denaro, libri ...)ma se lo presto ( e quindi non lo vendo o dono ecc.) significa non me ne voglio spogliare , me ne separo per un tempo limitato, alla scadenza del quale, mi deve essere restituto, riconsegnato e ritornare così nella mia disponibilità .
E questo primo significato sembra opporsi a quello del "prestare" usato con il senso di offrire qualcosa .. prestare aiuto , soccorso , o a quello usato come mettere/mettersi a disposizione ...qui c'è una maggior vicinanza al fare senza contropartita , al donare .
Non ricordo chi ha detto che il prestare non è altro che donare a rallentatore ..
