Discussione: La Pietra Filosofale
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 04-05-2011, 23.52.46   #17
Kael
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Kael
 
Data registrazione: 06-08-2005
Messaggi: 3,153
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da luke Visualizza messaggio
Mi chiedevo infine se avesse senso in questo discorso, parlare di consustanziazione e transustanziazione, com'è per l'ostia, cioè la Pietra conserva le sue caratteristiche minerali, almeno in parte, o le trascende del tutto?
Più che altro le trasforma. Secondo Canseliet il prodotto finito si posizionerebbe sulla tavola periodica in uno slot ancora sconosciuto ovviamente, mi pare parlasse di una vicinanza col polonio, quindi nella zona fra i metalli del blocco p e i metalloidi. Comunque, visto che si chiama Pietra, direi proprio di si...

Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Mi associo a questa domanda senza nascondere che gia' ho letto ( jung , Evola ed altri ) chi attribuisce all'intera opera alchemica ( una chimica ante litteram ) solo ( per modo di dire) un processo simbolico della trasformazione dell'uomo nelle sue componenti , quale di piu' ( anima ) quale di meno ( corpo ) .
Pero' c'e' chi la vede diversamente . Su quali basi ?
Premesso che sarebbe corretto esporre anche le basi di chi attribuisce alla pietra "solo" (che poi me lo devi spiegare quel "per modo di dire") un processo simbolico, per contro io potrei riportare uno dei capisaldi dell'alchimia, e cioè che l'intera opera non è altro che una riproduzione, in piccolo, di quella Grande che fece Dio all'inizio del mondo, nella settimana santa (in questo senso il libro della genesi è in assoluto il primo testo alchemico della storia, sebbene questo non infici, anzi, il suo valore religioso...)
Siccome la Creazione è un fatto concreto, non solo simbolico, anche l'opera dell'alchimista e la pietra filosofale devono esserlo, per la legge d'analogia.
Citazione:
Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Che lo facessero il procedimento materiale non c'e' dubbio ma il punto e' perche' lo facevano .
Per imparare. E' innegabile che tutti gli scritti siano incompleti e manchino di un "quid" che nessun libro può dare, in parte si tratta di un quid ottenibile solo tramite rivelazione divina, senza il quale non si può fare niente, e in parte un altro quid più semplice ma che si può imparare solo in laboratorio, osservando da vicino le trasformazioni in seno alla materia.
Capiamoci, l'Alchimia è una strada, ne esistono altre, ma a quanto ne so (oltre alla via del matto, ma che è davvero a parte) è l'unica potenzialmente percorribile in solitaria, e questo perchè i vasi e le materie suppliscono alla mancanza di un Maestro o di un gruppo, grazie all'effetto "specchio" attraverso cui conoscere e conoscersi.
__________________

Kael non è connesso