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Vecchio 25-08-2011, 09.46.15   #101
nikelise
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Non tanto la prima affermazione quanto la seconda vorrei che chiarissi meglio.
Posso capire che se ci si risveglia prima si potrebbe non fare i figli ma potrei anche farne con consapevolezza come dice Nike.
Invece già il fatto di aver figliato riduce la tolleranza... è come sapere in partenza che non toccherò il traguardo, sento un fondo di verità limitante in me che mi scoraggia dal continuare.
Non che non ne abbia il desiderio, anzi, è sempre più forte, ma avverto il limite, non so se è questo o altro ma potrebbe essere questo, io so che l'essere madre mi vincola in qualche modo.
Credi che non mi accorga di come giro intorno mancando di continuo l'obiettivo?

Se è vero quello che dici, per me non ci può essere speranza di un totale risveglio in questa vita.
Citazione:
Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Io credo che per la donna che ha figliato, diciamo così, è più difficile che possa fare il percorso di crescita fino in fondo perchè non è libera, non è solo di se stessa. E' scritto dentro la condizione stessa di madre che non può rischiare fino in fondo, non può permettersi quella "morte" di cui si parla, necessaria, per superare la condizione che la lega principalemente all'istinto di protezione verso i figli.
Accade anche all'uomo che si crede necessario a questo scopo.
Penso che quando il desiderio di andare oltre preme , spesso nella donna-madre è più drammatico, proprio perchè più violento, una volta che una delle esperienze più forti e più sconvolgente per gli esseri umani, appunto il figliare, sia stata sperimentata e goduta. Questo potrebbe essere un aspetto della questione.
Scusate ma non condivido affatto .
L'aver messo al mondo un figlio condiziona certo ma anche in bene come ho detto piu' su .
L'attaccamento viscerale di una madre , di certe madri , e' grande e' vero ma e' proprio una tappa importante il suo superamento .
Come qualsiasi altra ''droga '' psicologica del resto .
Arrivati a 18 , 20 i ragazzi anzi spesso ti inducono a pensare piuttosto che limitarti .
Anche ti limitano ma non piu' di quanto ci si limiti da soli .
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