Pensavo al fatto che, nella società di oggi è più semplice, per stare in pace con se stessi, mostrarsi " vicini " ad asssociazioni benefiche o simili.
Vabbe...questo è un discorso che abbiamo gia da qualche parte, però meditavo sulla circostanza che è più semplice non sembrare egoisti, quindi non mostrare un lato che può, al contrario se ben utilizzato, portare frutti come probabilmente " produrrà " il nostro Gattuso. Viceversa chi si mostra con tale modo di fare viene subito individuato come uno che pensa ai propri interessi e questi inevitabilmente, nel nostro modo di pensare "quotidiano ", cozzano con quella che dovrebbe essere una " solidarietà ", aggiungo , buonista.
Insomma per farla breve è visto di buon occhio chi " partecipa" ad associazioni rispetto a chi, invece, oltre a curare i suoi interessi, pensa..sarebbe il caso di dire, indirettamente a quelli degli altri.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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