Discussione: la solitudine
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Vecchio 20-05-2006, 17.46.48   #18
Ray
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Credo che per capire la frase di Seneca si debba un attimo distinguere una cosa che la mentalità moderna tende a confondere.

Una cosa è la solitudine come condizione, altra cosa è la solitudine come sentimento.

Nella prima, soprattutto se cercata, si incontra se stessi senza filtri, senza specchi e si può operare su di se un lavoro di un certo tipo.
Nella seconda, se patita, si può prendere coscienza del proprio stato di dipendenza dall'altro... dipendenza dalla quale è necessario emanciparsi se si vuole crescere.

La condizione di vita, il fatto di avere famiglia ecc., è abbastanza irrilevante ai fini dell'evoluzione spirituale, non fosse per il fatto che rispecchia il punto di partenza e l'ambito nel quale alcuni passi devono essere fatti. Ognuno si trova nella condizione che si è procurato... quindi contemporaneamente sia quella di cui ha bisogno, sia la più favorevole per lui.
Quella di cui ha bisogno per rendersi conto meglio, grazie anche agli specchi, su cosa deve lavorare, quella più favorevole perchè glielo rispecchia di continuo (ci sarebbe altro da dire ovviamente...).

Poi che lo Spirito evolva da solo... beh si dovrebbe capire che si intende per solo... ogni passo evolutivo ha influenze su tutto il cosmo e viceversa. Certo che è assurdo pensare che pippo e topolino possano evolversi all'unisono (anche se non è proprio proprio impossibile), d'altra parte per pippo la presenza di topolino ha un motivo d'essere e viceversa...
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