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Vecchio 06-05-2009, 15.06.21   #8
Edera
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Allora ci provo. Come ha già detto sole lo yoga che si occupa esclusivamente della respirazione è il pranayama.
Nelloyoga la respirazione è importantissima perché aiuta a veicolare il prana, rivitalizzare il corpo e calmare i pensieri. Chi respira male e di fretta (io ad esempio di tendenza respiro brevemente e solo col torace) in genere ha una mente caotica e fuori controllo, chi invece naturalmente o allenandosi respira in maniera tendenzialmente corretta ha una mente più calma, è più centrato e vigile su stesso.
La respirazione completa yogica è quella già scritta da Sole, quella divisa in tre fasi: addominale-toracica-clavicolare.
Come posizione si può stare a gambe incrociate con la schiena rilassata e la colonna vertebrale dritta e allineata col capo. Si parte espirando in modo da buttare fuori bene tutta l’aria viziata e ripulire la cassa toracica.
Si inspira lentamente e profondamente gonfiando addome, torace, arrivando su alle clavicole e si trattiene per un secondo in una pausa inspiratoria a polmoni pieni. Dopo la pausa si passa alla fase espiratoria procedendo al contrario clavicole-torace-addome e si trattiene per un altro secondo in una pausa espiratoria a polmoni vuoti ( io per aiutarmi appoggio il mento allo sterno). L’ideale sarebbe tenere un ritmo regolare e continuo con una fase espiratoria più lunga di quella inspiratoria.
Questa respirazione secondo me sarebbe quella più o meno naturale, se osserviamo i neonati quando dormono gonfiano e sgonfiano spontaneamente l’addome a ritmo regolare, forse crescendo la perdiamo per strada?
Respirare in questo modo aiuta a mantenere un buon livello di energia nel corpo e calma il chiacchierio mentale continuo a cui siamo soggetti di conseguenza rilassa e l’attenzione può venire direzionata secondo la nostra volontà. Mi hanno anche detto che tenere la lingua collegata al palato durante la respirazione aiuta perché in questo modo si crea un ponte tra i condotti del sistema energetico(nadi) posteriori e anteriori.
Le nadi del sistema energetico secondo quanto mi hanno insegnato sono più di 70 mila (forse una corrispondenza coi nervi?) di cui due principali (ida e pingala) e servono a incanalare e dirigere il prana. Ci sono tecniche di pranayama mirate proprio a pulire questi canali che spesso sono congestionati o non permeati di energia. Fin’ora io ho imparato Nadi Sodhana e Kapalabhati.

Nadi Sodhana si esegue stando a gambe incrociate (o loto) schiena dritta.
Si apre il palmo della mano destra con indice e medio piegati verso il palmo, il pollice servirà a tappare la narice destra e il mignolo o l’anulare rimasti liberi la narice sinistra.
Si parte inspirando profondamente con la narice destra, si tappa la narice col pollice e si esala per la narice sinistra; si inspira dalla narice sinistra con l’anulare si tappa e si esala dalla destra, si inspira dalla destra col pollice si tappa e si esala dalla sinistra e così via. Nel passaggio tra una e l’altra narice dovrebbe esserci un breve momento in cui le narici sono otturate contemporaneamente.
La respirazione è lenta, profonda e l’attenzione è tutta concentrata sul flusso d’aria che passa attraverso le due narici, le due fasi inspirazione ed espirazione dovrebbero avere uguale durata e l’ideale sono 7 cicli di respirazione. Non ha controindicazioni.

Kapalabhati è un’altra tecnica di respirazione-purificazione che libera una forte quantità di andride carbonica, ossigena i tessuti del corpo, l’aria viene esalata con potenza e violenza eliminando il muco e le impurità delle vie respiratorie. Se interessa magari inserisco anche questa, il mio insegnante mi ha detto che è sconsigliata ai cardiopatici e a chi soffre di malattie polmonari.
Altra tecnica che ha a che fare con la respirazione sono i banda (sigilli), dei metodi per sigillare il prana all'interno del corpo, di solito vengono eseguiti contraendo il perineo o chiudendo l'epiglottide durante le asana ma meritano un approfondimento apparte come pure i mantra e il loro utilizzo.(In genere si apre e si termina una sessione di yoga sempre vocalizzando un mantra)

Di yoga ce ne sono tantissimi tipi, a dire il vero faccio fatica a districarmi perché si trova di tutto tra gruppi e sottogruppi. Il mio maestro è iniziato al Krya Yoga secondo gli insegnamente di Yogananda. Penso anch’io come ha detto Sole che lo yoga del corpo sia molto importante e che probabilmente bisogna partire da quella o comunque associarlo agli altri tipi di yoga. In realtà separarli non ha nemmeno molto senso visto che lo scopo dello yoga è proprio l’unità.
Un buon esercizio secondo me sarebbe partire con un po’ di hata yoga : saluto al sole e qualche asana tipo farfalla, ciabattino, gatto ( nomi ovviamente farlocchi per noi occidentali ), poi mettersi comodi ed eseguire qualche sessione di pranayama, eventualmente terminare stendendosi a terra in totale rilassamente (yoga nidra) in ascolto del corpo e degli effetti di quello che abbiamo appena eseguito.

Questo è quello che posso dirti dalla mia esperienza, spero si capisca e che non ci siano troppe castronerie..

Ultima modifica di Edera : 06-05-2009 alle ore 15.26.13.
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