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Vecchio 26-05-2010, 18.40.34   #39
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
......... anche se può darsi che ritirata la proiezione non ci interessi più avere rapporti con quella persona.
Già... alla fin fine molto spesso andiamo a riempire bisogni nostri con l'altro, sia che si tratti di attaccamento morboso, sia che si tratti di provare fastidio verso tratti della persona con cui ci relazioniamo ... come dire, quando non mi serve più perchè ho conosciuto una certa parte di me, perdo tutto l'interesse che avevo verso di essa... il che non è necessariamente negativo (dipende anche da che tipo di persone è e da come si relaziona con me...)


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Ma in realtà, ritirata la proiezione, abbiamo la possibilità di relazionarci davvero con quella persona e non con la parte di noi proiettata in essa. Che po, comunque, è sempre un misto delle due... ci rapportiamo un po' con la persona, nella misura e negli ambiti in cui non proiettiamo, e ci relazioniamo con noi stessi, con parti di noi sconosciute, nella misura in cui proiettiamo.
Ecco questo cercherò di tenerlo a mente, è sempre un po' e un po', un misto, questo rende un po' meno triste quel che si diceva sopra ... e non del tutto interessato (seppur inconsapevolmente) un rapporto.

Citazione:
Il punto è che non è semplice accorgersi della proiezione, non è semplice neanche accorgersi che c'è. Anche se, ad esempio, ogni cosa mi dia fastidio di essa è sintomo di proiezione, ma lo è anche un attaccamento morboso, la sensazione che perdendo quella persona si perda con essa una parte di noi. Appunto.
Si infatti per me la difficoltà maggiore è capire dove e in che modo proietto, e poi faccio ancora molte confusione tra proiettare e specchiarsi... pensavo che il fastidio si provasse soprattutto in chi ci specchiamo, mentre puo' accadere anche in chi proiettiamo... dovrò rivedermi le differenze tra le due cose.

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Per qualla cosa del centro magnetico: quando proiettiamo una parte di noi, questa resta comuque "attaccata" a noi (non è che la perdiamo) e però si diciamo estende a coprire l'altro. O parte di esso. Il centro magnetico continua ad attrarre a noi quella parte che abbiamo proiettato, quasi a voler recuperarla, a mirare alla completezza e interezza. Quandi prendiamo coscienza della proiezione la "sfiliamo" dall'altro, dove s'era attaccata (anche per via dei ganci adatti che l'altro ha di suo, infatti una certa cosa che proiettiamo si attacca su qualcuno si e su qualcuno altro no) e ci rimbalza addosso
Adesso è più chiaro , grazie, solo... che effetto fa quando rimbalza addosso? percepiamo il dolore della scoperta della proiezione?

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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
....
Ipoteticamente, conoscendo intermente noi stessi e i modi in cui funzioniamo, potremmo decidere cosa e come proiettare e quindi cosa e come relazionarci. Potremmo forse anche ritirare momentaneamente tutte le proiezioni per un attimo e vedere quindi la Realtà così com'è, ma credo non sarebbe una percezione di quelle usuali.
Sopra Uno diceva che finchè siamo vivi, proiettiamo... è per via dell'ombra? Era un po' di tempo che ragionavo sul fatto che conoscersi interamente proprio per via del fatto che l'ombra deve comunque esistere non fosse possibile.. ma in effetti posso momentaneamente mettere in ombra le parti di me che conosco per portare alla luce quelle che non conosco...

Immaginare di ritirare tutte le proiezioni anche se solo momentaneamente non mi riesce... e mi spaventa un po', posto che sia possibile, se il mio ragionamento sull'ombra tiene, dovrebbe essere come quando a mezzogiorno non vediamo l'ombra perchè l'abbiamo sotto i piedi ...
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