A me capita di non riuscire spesso a concentrarmi a dovere, per esempio sul lavoro, ma non solo quando sono al lavoro , ma già se immagino di tentare di impegnarmi a fondo, concentrarmi per un periodo su problemi di lavoro o simili, sento una strana sensazione dentro, come se così facendo andassi a togliermi energie per altro, come se dedicarmi in maniera attenta su di una cosa togliesse automaticamente la possibilità di farlo per altro.
Probabilmente è tutto quell'insieme di pensierini, pensierucci, paranoie, fantasticherie, abbattimenti pessimistici ecc, che vogliono continuare ad esistere e che cercano in ognimodo di prendersi energia ed il solo pensiero di dirottarla altrove, li mette in allarme e mi fa balenare in mente l'idea che se ti concentrilì, poi hai chiuso per tuttoil resto, mentre in realtà dovrebbe essere il contrario, cioè riuscire a fare qualcosa , che ci appassioni o meno, in modo concentrato, attento e presente, poi può aiutarci a stare nelle stesse condizioni anche su altro, a farci essere più attenti alle circostanze e meno ai ricordi e/o speranze ed al loro influsso.
Per un tipo introverso e celebrale anzi cervellotico però , l'idea di rinuciare a tutto quell'insieme di analisi mentali, elucubrazioni, riflessioni o pseudo tali, non è per nulla semplice, la funzione pensiero, o al limite quella intuizione, assorbono molto, senza di esse o limitandole ho paura...affidarmi alla sensazione o al sentimento è come chiedermi di volare per ari o di sciare in discensa libera ad uno che non ha mai indossato un paio di sci.
, però va fatto, ora sto cercando un modo, una disciplina per riuscire, magari già il TA potrebbe essere utile in tal senso, pe r fermare 'sta specie di lavatrice in centrifuga che ho in testa.
Altri suggerimenti e /o proposte sono ben accette...