Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 28-02-2010, 00.59.53   #127
stella
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ho la mia parte di colpa. Il tentativo di descrivere ciò che non è descrivibile, senz'altro non con qualche 3d, banalizza l'argomento agli occhi di chi non espande la ricerca (non mi riferisco a te Stella, però da certi piccoli particolari capisco che c'è ancora parecchia confusione).
Ma se lo dico all'amica che mi ha proposto di scrivere dei bignami....

Ok l'Opera al Nero potrebbe durare anche soli 40 giorni, ma non è così scontato ne comune, anzi....

Quello che ora più mi interessa dire è di non scambiare la purificazione e l'Opera al Nero con un periodo/metodo che ci fa annichilire il male.
Sconfiggere il male non significa disintegrarlo, questo è impossibile, come è impossibile far uscire alla luce le ombre, non sarebbero più ombre.
Nell'Opera l'Alchimista purifica e divide le materie (una per volta) e questo nell'Opera al Nero non può far altro che evidenziare la parte oscura (e meno metaforicamente la materia che pur esistendo non vediamo di solito) che solitamente non percepiamo. Normalmente è mescolata talmente bene nella nostra vita che per alcuni non esiste neanche. Quello che nel detto Cattolico si dice del Diavolo: "il suo potere più grande è farci credere di non esistere".
Quando abbiamo potere su qualcosa? Quando la conosciamo.

Però, posso dire di conoscere una tigre se vado a vederla allo zoo? No, neanche se entro dentro la gabbia.

Quindi quando lavoriamo con il Nero (che implicitamente significa lavorare anche con il bianco, però per "sottrazione") non lo portiamo alla luce, dobbiamo vederlo lavorare come più gli aggrada.
Il nostro sconfiggerlo è solo prenderne il sopra--vento (so chi è e dove è e mi posiziono in modo che non possa nuocermi, ostacolarmi etc.. al limite lo posso pure sfruttare se sono esperto)

Come dicevo sopra questo spaventa.... si passano momenti di vero e proprio terrore (l'etimologia moderna si è persa dei pezzi per strada, ma nel terrore attraverso il tremore dell'anima e del corpo si attua quella vibrazione che separa il grano dal loglio, per usare una metafora Cristiana, ma anche chimicamente nonchè alchemicamente ogni reazione abbisogna della sua giusta vibrazione: discorso che approfondiremo).
C'è anche la sofferenza, si, ma da sola non basta.

(non ci sono solo sofferenza e paura in un percorso interiore, ci sono anche amore, gioia etc.. ma chi vede solo quest'ultimi è come uno che andasse alle scuole medie senza aver fatto le elementari)
Grazie per la spiegazione e i chiarimenti.
In effetti ho un po' di confusione, è da un po' di anni che mi interesso all'argomento ma sbrogliarsela da soli è difficile, quindi ancora grazie di questa possibilità di confrontare quello che credo essere con quello che è, continuo a seguire con molta attenzione.
p.s. Un grazie anche a Kael.

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