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Vecchio 20-12-2009, 12.43.43   #3
nikelise
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
Socrate diceva inoltre "conosci te stesso" e con questo processo di intima elaborazione arrivava a dei punti fermi, se non a delle certezze assolute.

Il conosci te stesso sta a significare che se si fa un'indagine approfondita dentro di noi, se cerchiamo veramente la verità, possiamo arrivare molto vicino al vero.

Certo non tutti siamo a livello di Socrate, tuttavia lo sforzo di capirci, di comprendere i moti interiori, spesso ci aiutano a sapere come siamo fatti, ad imparare cosa è bene e cosa è male, al di là delle leggi codificate dal genere umano fatte proprio per non sbranarci l'uno con l'altro.

Qual è il metodo per imparare qualcosa? secondo me, per quel che ho potuto vedere, alla base dell'apprendimento ci deve essere prima di tutto un forte desiderio di conoscere, di sapere, poi affidarsi ad una guida che abbia fatto un percorso simile e sia approdato ad una buona conoscenza, essere dunque umile ma nello stesso tempo fare nostre le idee e ragionare con la nostra mente, sempre in quella ricerca interiore di cui parla Socrate, e alla fine far conicidere ciò che si apprende dall'esterno con ciò che è il nostro intendimento.

Di pIù non so!
Appunto non tutti siamo Socrate ed anche Lui che e' il primo uomo teoretico della storia , non ha scoperto tutto .
Lui usava la dialettica ma ci sono metodi e metodi quello empirico quello teorico .
Quando e' possibile una vera conoscenza ? L'informazione e' conoscenza ?
Che rapporto c'e' tra teoria e prassi tra metodo deduttivo e induttivo ?
E come i punti fermi che si acquistano vanno a loro volta superati ?
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