Discussione: Tigre
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Vecchio 12-10-2010, 14.44.18   #7
webetina
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In questa stanza, la nonna, mio figlio ben protetto, separato dalla tigre da me che sto in mezzo, il cane, il gatto mi fanno pensare a ciò che debbo proteggere dai cambiamenti. La tigre attaccata strettamente a me in un modo naturale e fiducioso è ciò che nasce anche da me, e che rappresenta l'animale che è limitato dal mio stile di vita, dalla necessità che tradizione(nonna), figlio , cane e gatto impongono , e che vanno in conflitto con l'altra necessità, di quella parte di me che potrebbe altre cose, rischiando, che ho voglia di mettere in opera. La Tigre potrebbe essere la voglia di ribellarmi a ciò che subiamo quotidianamente dall'ambiente, dalla ipocrisia politica, della società. In libertà anche la tigre rischia, ma meno degli altri , è forte, è una predatrice, in cima alla catena alimentare, e se muore , accade mentre è libera. Anche io sento la forza dentro di me di scegliere una vita alternativa, ma ci combatto, la ricaccio giù, e faccio diventare nemico il mio inconscio, che mi tormenta facendo di tutto un pericolo. Mi sento sprecata, ho rabbia per avere accettato di restare inguaiata nei compromessi inaccettabili del sud, nella sua sorte di di figliastra della nazione. Saremo sempre in penombra, non che io volessi una vita sempre brillante, mi accontenterei anche di una casa più modesta , di cibo più povero, ma che non mortificasse la mia anima, si; che non debba più sprecare le mie energie per niente , si. Conosco abbastanza da sapere che è una macchina che meglio non andrà mai, anzi...mentre scrivo la mia rabbia sale, il senso di frustrazione. Questo sentimento che ci lega a tutto, quì giù, in questa terra isolata. Potrebbe sembrare un rivolgere il problema all'ambiente, ma è come essere vissuti in Kenia. Lì si muore per le malattie, quì muore lo spirito, la nostra formazione, l'intraprendenza, l'intelligenza, quando troppo spesso non trovano nutrimento. Mi porto dentro Un animale possente che si accontenta di dormire, e ogni tanto deve subire il tentativo di essere buttato fuori, dolorosamente, nel sogno no ho descritto come mi sentivo un traditore assassino nel chiamare l'autorità per allontanarla, lei, che dormiva fiduciosamente adesa a me. Che casino scusate.

Ultima modifica di webetina : 12-10-2010 alle ore 15.00.45.
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