Discussione: Democrazia de-generata
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Vecchio 16-07-2008, 23.23.18   #7
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
In soldoni le elezioni democratiche saranno perfettamente funzionanti solo quando la gente (una buona fetta almeno) sarà in grado di "leggere" bene le persone.
Riparto da qui, mi piacerebbe continuare il discorso.

Come ho detto e continuo a sostenere, in democrazia si dovrebbe eleggere un servitore e non un capo. Ne segue che chi si candida alle elezioni, ovvero chi si dichiara disponibile a servire, dovrebbe avere intenzione di servire.

Servire, seppure temporaneamente, è porre i propri interessi in secondo luogo rispetto a quelli di cui si è servitore. Quindi, se servo il popolo, nel mio lavoro, nel mio servizio, gli interessi dello stesso devono venire prima dei miei. Sarà banale, sarà scontato, tuttavia non si verifica. Sostengo che la stragrande maggioranza di coloro che desiderano essere eletti (e qui non parlo di uno schieramento, parlo di tutti) lo fanno per interesse personale prima di tutto e poi, solo se avanza qualcosa, spesso nulla, per l'interesse altrui.
Come dire che costoro mentono. Forse non consapevoli, ma mentono.

D'altra parte, per porre i propri interessi al di sotto di quelli altrui, ci vuole abnegazione. E' un sacrificio, un onere, non un onore. Non ci dovrebbe essere privilegio, se non quello di servire (i privilegi dovrebbero semmai venire dopo, a ripagamento del servizio).

Un ipotetico "risveglio" generale su questo punto passa attraverso la seguente domanda: sarei disposto IO a porre, seppure per un periodo, i miei interessi al di sotto di quelli del popolo?
La risposta sincera a questa domanda è il secondo punto di questo ipotetico generale risveglio.

Non serve lamentarsi di chi abbiamo eletto, serve guardare la propria coscienza. Finchè non si sarà capaci di rispondere sinceramente, in una direzione o nell'altra, - e per la maggioranza della gente credo proprio sia così - allora la lettura delle persone di cui parla Uno è del tutto impossibile.
Quando e se mai la maggioranza (la metà più uno) risponderà sinceramente alla domanda, con un po' di fortuna potremmo eleggere un governo di benintenzionati. Quando quella risposta sincera sarà (sempre per la maggioranza) affermativa, solo allora, avremo una vera democrazia, la possibilità di scegliere i servi più adatti, i migliori.
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