Visualizza messaggio singolo
Vecchio 28-03-2012, 19.17.59   #17
griselda
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di griselda
 
Data registrazione: 07-01-2006
Messaggi: 8,029
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio

Non è che non ci capiamo sulle azioni... di per se stesse sono pure semplici e le facciamo di continuo. Quel che è difficile è rompere i meccanismi d'abitudine che ce le fanno fare quando non dovremmo.
Ehm io per quanto mi riguarda partirei proprio dalla prima frase
Ho capito poco scusate perchè le metafore non le aggancio quasi mai.

Da quel che mi pare di capire osservando me, se mi viene rabbia per qualcosa quindi provo un emozione negativa, se non la manifesto mi rimane aperto un contenzioso una sorta di rancore che circola sotto ( il canale è quel continuare ad andare indietro con la mente a rivivere in continuazione la vicenda oppure che mentre sono a fare altro mi ritorna in mente e riprovo quella tal emozione che non ho sfogato o che sento di aver subìto mi pare di aver capito) se la sfogo, manifesto l'emozione, primo non reprimo, secondo elimino la possibilità di ristagni è esatto?
Secondo questo assunto il mio star male (scusate se lo tiro in ballo ma vorrei risolverlo) è relativo al ristagno, alla repressione di energie che tengo dentro di me e non elimino con una bella litigata?
Posso esprimermi così, perchè con le metafore se non ho capito il da farsi mi rimane tutto ostico.
E quindi fino a che non ho buttato fuori tutta la rabbia che l'episodio ha scaturito non sono libera. E se invece mi ci sento senza aver litigato senza aver usato l'energia per dire e buttar fuori vuol dire che ho represso?

Ho visto un programma alla tv dove uno faceva una lista di cose che aveva sopportato o aveva ingoiato, mandato giù nonostante le fossero indigeste e poi ha buttato tirando contro da un muro oggetti di vetro e urlando la rabbia come se ci fosse lì il destinatario di quella rabbia.

Io ho provato a trattenere ma non so se ho represso invece di farlo perchè non conosco la differenza. Però distinguo le due cose in questo: nel trattenere ho trattenuto la reazione e in me ho fatto entrare il colpo che mi ha scaturito un pianto a dirotto.
Menttre penso che reprimo quando faccio finta di niente sia fuori che dentro come se il colpo non c'è stato e qui ristagna?
Perchè è come se la mente non registrasse il colpo che però il corpo ha ricevuto? Tipo quelle persone che non sentono il calore?
Lasciar fluire cosa vuole dire?
Che quando ho trattenuto sino al imite della sopportazione lascio uscire come se fosse un superpieno?
Cioè per fare un esempio incasso tanto più che posso sentendo bene la sofferenza che sto provando e poi quando non reggo più lascio uscire con l'emozione quel che viene?
Mi aiuti a capire per favore?
__________________
------------------------

ORDINE RITMO ARMONIA
griselda non è connesso