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Vecchio 06-11-2007, 02.44.54   #6
Ray
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Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
Esattamente... purtroppo però, anche se non esiste il "giudizio degli altri", esistono gli altri.... e tanto basta per farci preoccupare parecchio...
Eh, ma anche qui, esistono gli altri o esiste la nostra idea degli altri? Cioè, ovvio che esistono entrambi, intendevo quale delle due ci fa realmente preoccupare? Se mi libero dell'idea che ho degli altri la preoccupazione del loro giudizio svanisce? Non credo.

Gli altri in questo giochetto servono solo da contenitori. Quel che abbiamo bisogno è il nostro giudizio di noi stessi... quello cerchiamo di conservare e gli altri, il fatto che ci siano e che pensino, fa scattare che gli applichiamo quel che in base al nostro giudizio dovrebbero pensare di noi. Questi altri di cui ci preoccupiamo così tanto alla fin fine non esistono davvero per noi. Non sono veri altri. Se esistessero ci preoccuperemmo di loro, per loro, e non per noi.

Quindi gli altri iniziano ad esserci nella parti di noi che abbiamo completato (li iniziamo ad intravederli) e ci saranno davvero quando saremo completi.

Anche il buonismo funziona così: cerchiamo di sembrare buoni, ma applichiamo il nostro concetto agli occhi degli altri... il fatto che qualcuno può non giudicarci buoni quando lo facciamo noi o non ci sfiora o ci fa andare in bestia (notoriamente buonissima).

Per allargare un po'... ci sono vari stadi dell'illusione, del vivere nell'illusoria idea che abbiamo che gli altri hanno di noi. Ad un certo livello cerchiamo feedback... come si diceva, cerchiamo conferme che effettivamente le cose stanno come abbiamo deciso che devono stare. Ad un livello più grave non vogliamo proprio saperne di feedback... se per caso ci arriva qualche sconferma, semplicemente la ignoriamo.
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