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Vecchio 20-02-2008, 00.41.34   #15
Ray
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
E' tramite essi che determinati insegnamenti venivano "fatti girare" affinchè si tramandassero... e venivano fatti girare tanto bene da diventare parte integrante del back ground di un popolo.

Adesso chiameremmo questi personaggi... cantastorie.


-----post già lungo, torniamo su sta cosa e sulla trasmissione orale----
La trasmissione orale ad opera dei cantastorie è riferibile, per analogia a quella che, ad un altro livello, è la trasmissone orale di insegnamenti esoterici all'interno di un circolo iniziatico.
Se, nei Misteri, arrivava il momento in cui all'adepto venivano comunicati oralmente dei segreti, nella vita popolare il momento in cui ci si riuniva "attorno al fuoco" tutti per sentire le narrazioni assumeva un valore speciale, quello del rito, nel quale ci si nutre di fuoco, di impressioni. Il nutrimento dell'anima.
Il cantastorie era il portatore di questo nutrimento, che veniva dispensato cucinato in modo tale che sia assumibile e digeribile da tutti, a seconda dei vari possibili livelli di comprensione. Presenti e futuri... ovvero la narrazione aveva soprattutto la funzione di "seminare"... di fornire quelle influenze che permettevano all'anima di crescere (le influenze di tipo B di Gurdy), oltre che di tramandare le conoscenze.

Quindi la narrazione assumeva forme particolari... una struttura tradizionale di base (la dottrina) rivestita di volta in volta dalle caratteristiche necessarie per essere accolta da chi la ascoltava. Variava la forma quindi, ma la sostanza quella era.

Adesso chiameremmo questi racconti fiabe...


(ma anche miti e leggende, ci torniamo)
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