Discussione: La vecchia scuola
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Vecchio 05-06-2009, 09.07.15   #13
filoumenanike
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Originalmente inviato da MaxFuryu Visualizza messaggio
Io ancora non c'ero ai tempi a cui vi riferite in questo topic, se penso però alle persone che ci sono state e con le quali ho avuto occasione di parlare, mi vengono spontaneamente in mente due cose: tutte le rabelline a memoria e tutte le poesie a memoria, sembra riduttivo, ma per quello che ho visto mi pare una buona immagine.
Io sono tanto contento di essere nato molto più tardi, se ci fossi stato non sarei arrivato manco alla terza elementare e nella "fila dei somari" ci sarei rimasto a vita, e non solo nei tempi dello studio(eppure potenzialità ne ho tante). Penso che ogni cosa ha il suo tempo e che oltre a un minimo di infarinatura su certi argomenti (infarinatura che ad una certa età serve più a dare l'abitudine ad apprendere piuttosto che ad imparare nel vero senso della parola), inculcarli con la forza è tanto distruttivo quanto più che inutile.
L'età per imparare e capire non è quella dei bambini, lì server solo stimolare, daltronde impara più un adulto in un giorno che un bambino in un anno.
E infine ricordo le gite in cui i professori a spiegare e spiegare e io ad annoiarmi e a pensare ad altro, da grande ci sono tornato da solo e ho voluto imparare.
Scusa Max se ti contraddico ma il vero apprendimento si ha proprio nell'età infantile quando abbiamo un cervello recettivo e libero da tante sovrastrutture, tutto ciò che si impara da piccoli difficilmente lo si dimentica mentre l'apprendimento in età matura costituisce uno sforzo di volontà, di esercizio quotidiano notevole.
Gli esempi che porti delle gite sono davvero un'altra cosa, il gusto di viaggiare e di osservare il mondo si sviluppa quando coscientemente desideriamo conoscere luoghi diversi e ci organizziamo da soli per poterlo fare, la gitaq scolastica è un momento ludico che comunque guida verso la scoperta di luoghi deiversi dal quotidiano.
Secondo me non si può mai tornare indietro, l'evoluzione che esiste nella scuola (o meglio involuzione?) non la si potrà cancellare perchè nasce dalla trasformazione della famiglia, della società, si potrà soltanto, credo, porre rimedio a tutta quella maleducazione degenerata che esiste in tutti gli ambienti e che si manifesta in modo più eclatante nella scuola perchè i giovani sono l'espressione più disinibita della società.
Lo studio dovrà essere più approfondito e di sicuro va migliorato il corpo insegnanti, oggi nella scuola c'è personale impreparato e che viene giudicato, maltrattato da ragazzi e genitori, è scomparsa la figura dell'insegnante veramente preparato che aveva l'autorità giusta per insegnare, per dare qualcosa ai giovani, per portarli alla conoscenza di se stessi e del mondo che li circonda. Il problema non sono di certo le tabelline, quello che oggi manca alla scuola è un corpo insegnanti valido, del resto chi si dedica più a questa professione con il piacere di farla?
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