Discussione: Ateismo
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Vecchio 29-03-2006, 02.06.07   #10
ellebi111
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Originalmente inviato da Ray
A-(teo) è un "a" privativo... significa più o meno "senza". "Pro" non è suo opposto in quanto intende un "a favore" che implica di per se l'esistenza dell'oggetto verso cui stare "pro" o "contro". Non esiste una parola opposta ad ateo in quanto i termini privativi derivano da un sottinteso di "condizione normale (da norma)" come opposto.
grazie, sapevo di poter contare su di voi

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Originalmente inviato da Ray
l'atteggiamento che descrivi è realmente adolescenziale tanto quanto quello descritto da me, anzi sono molto simili. Il fatto è che l'esistenza di questo possibile atteggiamento non preclude minimamente l'esistenza di un dio.
ma non la convalida

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Originalmente inviato da Ray
attenzione. Io non ho parlato di vedere o non vedere. Inoltre ho parlato più di trascendente che di dio. E su questo vorrei approfondire. In ogni caso l'idea di trascendente... o, per certuni, il suo sentimento... non necessita minimamente di controprove percettive, almeno nel senso comune del termine. E' ovvio comunque che ove anche io non abbia percezioni a riguardo di un qualcosa, questo fatto non permetta che io ne neghi l'esistenza, essendo nulla la mia conoscenza e delle percezioni altrui e del da nessun percepito.
Sono daccordissimo ma la regola deve valere in entrambi i sensi. Non so se avete notato, io ho solamente invertito termini delle vostre prime dichiarazioni ovvero, addirittura utilizzando il più possibile le stesse vostre parole ho ribaltato il giudizio da voi dato sull'ateismo facendolo diventare lo stesso giudizio sul non ateismo (troviamo assieme una parola per definire ciò'). Perchè allo stesso giudizio ma che rema 'contro la propria idea' hai sentito la necessità di difendere la libertà di accettare l'esistenza di questa percezione? non pensi che qualcun altro possa sentire la necessità di difendere il diritto alla convinzione della non esistenza di ciò?

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Originalmente inviato da Ray
Ci sarebbero molte cose da dire sul linguaggio e la società che lo modella. In ogni caso su una cosa si può stare certi: non è che io conio una parola e dopo costruisco un'idea per riempirla... semmai faccio l'inverso.
certo, ma il contenuto dell'idea non necessariamente è reale o vero
si chiamano idee sbagliate e ne è pieno il mondo.

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Beh su questo ci sono moltissime discussioni in questo forum... puoi scegliere quelle che più ti piacciono... solo una cosa: l'esoterismo non è una tendenza... la definizione è imprecisa.
presa direttamente dal dizionario (per non sentirmi dire che era sbagliata od imprecisa)

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Originalmente inviato da Ray
tecnicamente no. Si può fare, ovvio, ma è sbagliato. Come puoi leggere in altri tread le "verità" conservate esotericamente hanno un'origine "non umana" (vengono dal divino). La conoscenza degli scienziati odierni, posto che sia tale e nella misura in cui lo è, è prettamente umana. Anche se, pur non sapendolo, spesso deriva da conoscenze tradizionali di origine non umana... Inoltre gli scienziati non sono iniziati, essendo l'iniziazione una partecipazione guidata (e provocata) ad uno stato trascendente.
Tecnicamente si, gli scienziati sono iniziati (studiano per diventare quello che sono e 'superano degli esami') dai propri 'maestri'. e solo quando raggiungono uno stato 'superiore' diventano realmente scienziati, se no rimangono mediocri conoscitori della materia. inoltre (fortunatamente i produttori di dizionari tengono conto di tutte le possibili interpretazioni della singola parola) qualunque passaggio di informazioni segrete ad un gruppo ristretto di discepoli o adepti è esoterico, divine e non. (prendetevela col dizionario).
Tra parentesi è interessante la analogia di termini, maestro, adepto ecc.
Ovviamente in questo caso sto usando le parole con significati leggermente diversi da quelli che voi intendete, ma i significati che gli do sono sul dizionario, sono dunque leciti.

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
L'idea di trascendente è srempre stata presente nell'uomo ed è presente in ogni uomo. Jung ne fa uno degli archetipi dell'inconscio collettivo. Rappresenta - in soldoni e imprecisamente - l'idea di un superiore di una possibilità non presente ma pensata. Poi che ognuno la ritenga raggiungibile da se stesso o meno, o che sia ritenuto o meno da religioni od altre istituzioni, dipende principalmente dall'atteggiamento sentimentale di chi ritiene. Ma l'idea c'è.
Ummm esiste l'idea del trascendente o la paura del futuro (morte) che porta disperatamente ad una ricerca di qualcosa che esula dal proprio stato ovvero che ne trascenda? (di nuovo un uso diverso della stessa parola)


Tocchiamolo pure il primo motore, in fondo è il vero punto su cui discutere, diventando il resto pura dialettica.

Citazione:
Originalmente inviato da kael
Non è un errore di logica...
Per riflettere su dio, devi per forza "plasmare" un concetto all'interno di te da "infilare" poi nella parola dio... Da qui il ragionamento per cui tu non puoi essere realmente a-teo, ma semplicemente rifiuti il concetto (esistente) che di dio ti sei fatto... Se fossi realmente "senza dio" (senza suo concetto) non ti porresti nemmeno il problema...
Questo era per spiegare perchè dal mio punto di vista non esiste l'ateismo vero.
Infatti io non ho nessun problema, ho visto una discussione sull'ateismo e mi sono detto 'però, essendo l'unica persona che si dichiara atea in questo posto potrei essere utile'.

Prima di prendere una decisione ho studiato ed ho cercato di comprendere vari tipi di trascendenza, ho analizzato con la mente e con il cuore le varie visioni (versioni, tenenze, costumi, decidete voi) che mi si sono presentate o che ho cercato. Ala fine ho ritenuto che ciò che ho conosciuto non fosse compatibile con il mio modo di pensare.

Ho analizzato per lavoro patologie del cuore. Ho visto (purtroppo)
il risultato di alcuni omicidi. Ho visitato il campo di concentramento di Dachau, vedendo le camere a gas ed i forni crematori.... con tutto ciò mi sono fatto una idea dell'omicidio in molte delle sue forme. Avendo (ben) plasmato il concetto di uccisione deliberata di esseri umani ed avendolo inserito nella parola assassinio non posso più essere realmente a-omicida? mi togli la possibilità di aborrire tale concetto diventandone di fatto parte?
non posso preservare la mia purezza?
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