Discussione: lettera al papa
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Vecchio 29-07-2008, 23.41.21   #6
Astral
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Predefinito è un po' lunga

Io invece non mi sento proprio affine, non sono cattolico per altri motivi, ma se lo fossi, sarei il primo a sostenerli.
Quindi ritieni la Chiesa Saggia e Infallibile, priva di possibilità anche minima di sbagliare, o aver travisato ( consapevolmente o meno) alcune cose?


Nella lettera si parla di gruppi cattolici dissidenti( penso anche gli stessi sacerdoti). Forse dei cattolici all'acqua di rose, potrei capire applicato il discorso, ma da parte di altre persone che magari hanno approfondito no.

Nessuno è cattolico: nella mia chiesa ho trovato un punto debole a tutti: chi è favorevole all'aborto, chi manca la messa, chi è per le coppie di fatto, chi per l'eutanasia, chi per i preti sposati. I pochi a cui non ho trovato difetti, praticamente si costringevano a seguire tutto alla lettera. Ma d'altronde è normale se tutti rispettano tutti, avremmo degli ipotetici santi, e la confessione non servirebbe a niente.

Sei sicura che il rischio hiv e malattie varie non riguarda anche un cattolico? Chi ti dice che tuo marito/moglie sia sempre fedele?
Il problema di fondo ( della lettera) è paragonare una malattia ad una condizione morale.
In Africa muoiono milioni di bambini per i genitori, quelle non sono vite perse? ( anzi forse di più di quelle potenziali dentro un pezzo di lattice)?

Per quanto riguarda il concetto hiv, mi sembra un po' egoista e riduttivo pensare solo al matrimonio. Magari a me non riguarda, ma a mio figlio di 15 anni che seppur istruito seriamente potrebbe commettere uno sbaglio che gli costa la vita, riguarda eccome.
Oppure ho una figlia e nonostante gli insegnamenti per un carattere debole, si fa mettere in cinta dal primo che capita?
Certo a me vero e Santo cattolico l'argomento non mi tange, ma a chi ho intorno e non è arrivato al mio stesso livello forse si...
Si, un vero cattolico non dovrebbe utilizzarlo, o non dovrebbe commettere atti impuri, ma se fosse cosi non esisterebbe neanche il sacramento della Confessione.

Inoltre in questo campo non esiste la tradizione millenaria, l'argomento contraccettivi è sicuramente recente di un secolo.
Il problema di fondo è questo: le leggi fatte da uomini sono opinionabili.
Io credo che una Chiesa non è una scuola di danza dove se non ci piace lo stile classico, scegliamo il moderno, ma che sia una comunità.
Determinati comportamenti chiusi in realtà fanno fare peccati e mancanze verso il prossimo ben più gravi, di un figlio non concepito.
Quante regole sono state cambiate nel corso della chiesa? In passato i sacerdoti si servivano degli astrologi ed era proibito inizialmente venerare Maria.
Oggi l'astrologia, lo yoga non sono cattolici e la madonna si venera, chi ha cambiato le carte in tavola?
Purtroppo alla base di certe scelte non ci sono motivi etici, ma bensi economici, sociali e politici.
Su che base dici che la chiesa è al passo coi tempi? E' anni luce indietro, e se guardi questo paese ti accorgerai che di riflesso anche il paese lo è.

Credo che sia anche facile andarsene via, e scegliere un'altra strada, se qualcuno vuole cambiare qualcosa che non va nella chiesa, lo può fare per Spirito di Verità oppure perchè ci tiene. E' molto più facile cambiare religione o spiritualità che opinionare certe decisioni prese dall'alto, oppure siamo convinti ancora che la verità è di pochi eletti, ed il popolo deve solo obbedire?

Se il discorso è con noi o contro di noi, come si può parlare dell'unità dei cristiani?
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