Discussione: lettera al papa
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-07-2008, 23.58.51   #7
Astral
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di Astral
 
Data registrazione: 01-08-2006
Residenza: Roma
Messaggi: 3,424
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Kael Visualizza messaggio
No, secondo me è come andare a scuola e pretendere di insegnare all'insegnante di inglese che il suo concetto di past continuous è sbagliato.

Una lettera di invito al dialogo può servire anche lì, certi professori proprio non sono capaci a insegnare, ma un conto è discutere del loro atteggiamento, questo si, un altro del loro sapere.
Insomma si può sindacare sul "come" le cose vengono dette, ma non sul cosa, altrimenti la storia del dialogo sono semplici balle, in realtà se non si crede nel "cosa" non si ha la minima fiducia nella chiesa e diventa quindi anche impossibile seguirla. Come faccio a seguire un Maestro in cui non credo?
In tutto questo quindi ci vedo principalmente il bisogno di avere dei consensi esterni per sentirsi dei bravi cristiani, visto che non si ha la forza di accettare di non esserlo...
Il problema però che la Chiesa non è solo una scuola, ma è una comunità fatta di persone. La chiesa non ha la verità ma è alla ricerca della verità, e come è fatta di gente che decide dall'alto, è fatta del suo popolo ( un popolo sacerdotale come dice la Bibbia).


Io invece la vedo cosi:

Ci sono dei professori, che a volte insegnano qualcosa che va al di fuori delle proprie competenze, o non insegnano nel modo dovuto, e ci sono gli alunni che seppure non conosco tutto, dai risultati dei loro compiti in classe e di ciò che hanno studiato sui libri, comprendono che c'è qualcosa che non va.

Il Cattolico vero che discute certe scelte lo fa, per capire se è veramente cosi, oppure ci sono altri motivi peggiori ( bigottismo, lotte per detenere il potere, etc. etc.)
Poi come dici tu esistono i cristiani che vogliano sentirsi apposto con la coscienza, ma ti assicuro che chi non ha problemi a trasgredire, gliene frega poco di ciò che dicono gli altri.

Parli di fiducia, ma tu ti fideresti di un politico che ti racconta balle, facendoti sentire un cittadino disonesto che non paga le tasse? Che fai cambi paese, oppure è il caso di mandare a casa il politico? Eppure magari certa gente ci crede pure che in fin dei conti è colpa loro.
Se qualcuno mi fa seguire qualcosa di inutile, la gente la perde si fiducia ( e nelle persone più fragili sia spalancano le porte dell'ateismo o peggio).
Sei sei un insegnante sei anche responsabile non solo del tuo sapere, ma di come lo dici. Se poi anche il tuo sapere è opinionabile, allora stiamo messi male.

In ogni caso se il sapere è illuminato porta i suoi frutti ( un vero maestro si riconosce da questo giusto?) Quindi se i frutti sono che la gente si allontana dalla Chiesa, la vive e fa come gli pare, oppure che i sacerdoti e i vescovi che non la pensano come gli altri vengono azzittati, c'è qualcosa che non va.

io non mi focalizzerei sugli atteggiamenti sbagliati dell'una o dell'altra parte. Se veramente voglio essere obbiettivo devo guardare entrambi: sia quelli dei cristiani a cui fa comodo, sia quello di chi detiene il sapere e certe scelte fanno comodo.

In ogni caso cosi vedo un regime, una monarchia, una gerarchia, molto lontana dalla carità cristiana, e non capisco tra l'altro perchè alcune cose ( ammettendo che siano giuste) devono essere dette, con tanta acidità.

P.S: finalmente siete un po' tornati a scrivere^^

Ultima modifica di Astral : 29-07-2008 alle ore 23.59.59. Motivo: aggiunta
Astral non è connesso