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Vecchio 05-07-2010, 02.05.53   #5
webetina
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Efficace intendi nel sogno, non nella realtà, no?
Si nel sogno, ma è acuta la tua precisazione, hai colto il sentimento che vi ho messo, come se fosse stata una cosa reale.
Faccio fatica a dare la giusta dimensione alle figure del miei sogni, e rapportarle correttamente alle parti di me, a coglierne il significato metaforico.
Adesso se vi ragiono ancora un pò e mi chiedo tra quali parti di me io mediavo nel sogno, direi tra quella che vuol lavorare in un certo modo, femminile, esigente nelle scelte e nei particolari, più portata all'estetismo e alla sofisticatezza, e la parte che vorrebbe essere pratica, maschile, che si vorrebbe accontentare di cose più semplici e facili da gestire, ma gestirle efficacemente, che richiama mio padre, ma in questo momento anche il terapeuta, che in questo periodo sa non lo incontrerò per via del canto. Quella insalata che mi ritrovo in mano deve ricordarmi di stare a contatto con il naturale anche in altri impegni diversi dalla terapia. E' lui che mi invita alla semplicità, al guardare le parti semplici di cui le cose sofisticate sono fatte, per trovare una via di mezzo, per non rinunciare a nessuna delle mie tendenze. Il mio stress deriva dal meccanismo a cui tu stesso accennavi, due forse opposte che tirano. In me da un lato c'è la voglia di essenzialità, e da dall'altro debbo nutrirmi di ciò che è elaborato.
Un paio di volte ho tentato di interrompere il lavoro guidato, non riuscendo a mediare tra il desiderio di guidare io il lavoro verso ciò che mi attira di più, il mentale, e dall'altro la voglia ad acconsentire alla rieducazione verso il contatto con il corpo, coi meccanismi naturali e ciclici di esso.

Ultima modifica di webetina : 05-07-2010 alle ore 02.12.46.
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