Discussione: Atteggiamento
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Vecchio 03-03-2011, 17.02.18   #26
Ray
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Il discorso si complica un pò.

Non so se uso i termini adatti ma io vedo due tipi di spontaneità, anzi no, due momenti diversi della spontaneità.
Il primo è quello istintivo. La reazione all'azione di un altro. Ciò che il nostro meccanismo utilizza per reagire d'impulso è un automatismo e quindi se parte senza che noi possiamo farci nulla.. è spontaneo, ma un istintivo spontaneo, cioè qualcosa che non è Te ma sono le tante parti di te. Poi osservando questo e elaborandolo nelle sue parti e cercando di non identificarci in "sono fatto così" che è la morte di ogni crescita, abbiamo la possibilità di spogliarci e di resettare installando attraverso un processo il cambiamento che vogliamo. Ripetendo il nuovo atteggiamento con sforzo e concetrazione iniziale, questo diventa alla fine automatico e quindi acquisisce autonomia, cioè parte senza che noi possiamo farci nulla, diventa perciò spontaneo ma questa volta siamo consapevoli che lo abbiamo voluto. Ma non dobbiamo più essere attenti, lo abbiamo installato nell'inconscio. Abbiamo creato un meccanismo incoscio volontario..

Spero di essere riuscita ad essere chiara, me le sto chiarendo anche io..
La spontaneità è la risposta naturale che quello che siamo davvero in quel momento da (darebbe) ad un determinato stimolo. La risposta serve a riequilibrare l'ambiente. Il punto è che di solito questa risposta è modificata da stimoli interni (o interpretazioni dello stimolo, che poi è la stessa cosa), che nel tempo diventano vere e proprie programmazioni, ossia atteggiamenti.

Stavo cercando un esempio decente... l'unico che mi è venuto non mi soddisfa molto ma ve lo propongo lo stesso. Magari ne troviamo di milgiori insieme.

Pensate ad un tavolo da biliardo, con le sue sponde fatte in un certo modo (più o meno lisce, più o meno assorbenti) e le sue buche più o meno larghe e messe in varie posizioni.
Ogni tavolo è simile ma anche diverso... immaginiamoci pure tavoli con più o meno buche e sistemate in vari punti del tavolo e magari con sponde difettose in certi punti o con dei rinforzi. Le nostre caratteristiche personali.

Quando qualche stimolo, una palla che viene colpita, arriva sul tavolo esso perturba l'ambiente e questo ambiente reagisce a seconda di come è. Per altro di moomento in momento le palle sul tavolo sono disposte in modo differente, anche se alla fin fine sempre quelle sono e sempre grossomodo nello stesso modo si comportano.
Spontaneità è il tavolo che "si riequilibra" reagendo allo stimolo fino a che tutto torna fermo, pur se con una disposizione diversa da prima (qualche palla sarà entrata in buca, qualche altra si sarà spostata, qualche sponda avrà ricevuto qualche colpo, il panno si sarà un po' usurato e così via).

Un atteggiamento è, ad esempio, una buca messa in un certo punto. Qualunque stimolo-palla arrivi li casca dentro, oppure un difetto in una sponda (quando una palla lo colpisce prende una direzione diversa) o magari delle stecche posizionate sul tavolo in modo da far fare alle palle che ci passano dei percorsi particolari o anche dei pezzetti di auqlcosa che non c'antra che, caduti sul panno, fanno saltare le palle che vi apssano sopra o le deviano.
Il tavolo pulito e vuoto e con le sponde diritte reagisce spontaneamente allo stimolo...

Bon, come ho detto l'esempio non mi soddisfa granchè, ma se son riuscito a veicolare un po' l'idea magari a qualcuno ne viene in mente uno migliore.
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