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Vecchio 24-03-2011, 16.08.31   #51
luke
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
provo a fare un esempio pratico che secondo me serve a chiarire la chiamiamola "procedura".

Io dipendo da ciò ceh pensa mio padre di me. Faccio di tutto per dire la cosa giusta e colpirlo. Mi accorgo. Non posso con il solo accorgermi illudermi di essere indipendente devo applicarmi tantissimo affinchè la mia volontà mi sia chiara rispetto a ciò che vorrei lui vedesse e pensasse di me. Quella volontà devo applicare.
Come poso fare se bramo la sua approvazione e desidero fare qualcosa che so disapproverebbe?
Me ne frego e lo faccio lo stesso mettendomi sotto pressione, creandomi uno stress emotivo molto forte senza esagerare, nei limiti delle proprie tolleranze. Soffro come una bestia (perchè sono nei miei limiti) la prima volta e poi la seconda meno e la terza meno e via così. Sacrifico la brama alla volontà di quello che voglio fare davvero. Da quel sacrificio me ne viene energia/tensione sotto forma di attrito che mi può portare a non essere più condizionata da ciò che mio padre pensa di me. Lui continuerà a pensarlo e per me non sarà un problema.
Questa è sicuramente una situazione possibile ed chiarificatrice, che potrebbe valere con alposto del padre, gli amici, conoscenti colleghi ecc

Però potrebbe anche accadere, ad esempio, che , dopo aver scoperto che sono dipendente, che faccio ciò che lui dice e non va bene, provo a fare altro.
Prima di nascosto , poi in modo palese, ma ogni volta che lo faccio dentro cresce il senso di colpa, cosa assai probabile con genitori di un certo tipo.

Provo a fare questo a fare quello, alla fine scopro che niente mi ha soddisfatto davvero, che non sono mai stato naturale e spontaneo come altri , che sensi di colpa ecc mi hanno portato a fare molte scelte dannose.

Sono andato avanti anni a credere che me ne stessi fregando poi in realtà era solo una forma posticcia ed effimera, perchè in profondità assolutamente nulla è stato scalfito , il desiderio di approvazione, di sostegno o quel che sia non l'ho mai affrontato sul serio e quindi è ancora lì bello intonso da tutta una vita, vita che nel frattempo è scorsa mettendoti in situzioni che avresti assolutamente voluto evitare, mentre invece ci sei finito con tutte le scarpe, perchè fondamentalmente ciò che ti ha guidato è quella parte intonsa, che nonostante i 10-100-1000 "me ne frego" non è arretrata di un centimetro.

A quesot punto magari scendere in profondità , affrontare quella parte sapendo che ciò che ti serve, a questo punto quasi per una necessità vitale, è solo una vittoria definitiva e completa, a costo di starci addosso 24 ore al giorno, di analizzarne ogni singolo milllimetro, fino a sapere davvero ciò che TU vuoi/devi /puoi fare, fino a che, da quel punto di vista, niente ti potrà più "tangere " o "infastidire", sensa se e senza ma , perchè ormai di credere di star facendo e di ritrovarsi a scoprire di non aver fatto , nonostante gli oceani di energia buttati, ne hai davvero le scatole strapiene.

Ultima modifica di luke : 24-03-2011 alle ore 16.11.02.
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