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Vecchio 17-05-2011, 20.20.38   #95
dafne
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Citazione:
Noi siamo immersi nella sofferenza, qualsiasi cosa facciamo o ci fanno genera sofferenza, in mezzo a questo mare di sofferenza riusciamo a ritagliarci dei momenti piacevoli o possiamo raggiungere degli stati più o meno permanenti di serenità e quindi di piacevolezza anche se prolungandoli si tende (si tende) a perdere la percezione di questa piacevolezza.
In un qualche modo anche la tanto vituperata chiesa Cattolica dice la stessa cosa, e tutte le religioni ed i percorsi... cambia il modo.
Cavolo! Ho letto e riletto. La cosa mi ha inquietato parecchio all'inizio.
Salto i blablabla sulla percezione della felicità dell'appagazione e mi ritrovo alla considerazione che si, se osservata attentamente la vita è proprio un susseguirsi di difficoltà, piccole o grandi, tenute insieme da piccole o grandi soddisfazioni.
L'opposto della sofferenza, ossia la felicità, è cosa per pochi o per brevi momenti.
Ma che urto ammetterlo..

Citazione:
Comunque questo discorso è peccato perderlo o sbrigarlo così, infatti avevo già intenzione di tentare la sua apertura per vedere chi riesce a capire quello che scriverò.
Grazie, a capire non sò ma provare a capire mi interessa parecchio, visto che è un meccanismo questo che ha grande potere su di me.

Citazione:
Il dolore è quando solo uno dei due tramuta il dolore in piacere, a quel punto l'altro anche se inizialmente non lo percepiva questo dolore/sofferenza poi lo percepisce per forza. Siccome di solito il corpo riesce a compensare un pò la sofferenza rimane psichica, dove i meccanismi non possono essere involontari. Ecco il paradosso di alcuni casi in cui la donna violentata ha pure un orgasmo che la mette ancor di più in crisi. Ci sono meccanismi simili anche nell'uomo, solo che visti nostri retaggi culturali sono ben più complicati da vedere e studiare.
Si, è una cosa che mentalmente rifiuto di osservare, me ne rendo conto.

Citazione:
Si istinto dicendolo più sinteticamente. Ti ho già detto sopra, il violentatore arriva subito a trasformare il dolore (fisico) in piacere e non lo percepisce neanche come nella maggior parte dei casi normali. La vittima non trasforma etc....
Ecco, questo passaggio mi è più chiaro adesso, sempre se riuscissi ad accettare del tutto quel dolore iniziale. Mi fà proprio male

Citazione:
A livello psichico però anche il violentatore si ingarbuglia in quell'atto indegno di un essere umano, è per questo che poi tende a rifarlo, per dimenticare (psichicamente) ciò che ha già fatto e perdersi nuovamente, un pò come fanno gli alcolisti.
Oh, questa è forte, davvero forte, un ripetere per perdersi? Ci penso perchè anche qui metà di me si chiede come si fà a perdersi su una cosa che mentalmente si è già elaborata sbagliata mentre la mia parte più ..ehm...emotiva diciamo...istintiva forse...boh, comunque quella parte sà benissimo di che cosa stai parlando.
Vorrei farne partecipe la parte razionale però perchè di solito mi vien più facile scivolare nell'ubriacatura che non restare sveglia.

Uhm..qui si ricollega il discorso della sofferenza iniziale? Possibile che se restassi sveglia invece di ricercare il perdermi mi renderei conto di quanto sono davvero nella sofferenza? Ed essendo incapace di gestire-accettare la sofferenza cercherei di tutto per anestetizzarmi...muble muble

A dirlo pare persino ovvio ma me lo sento che non lo è, continua a sfuggirmi quel quid...se apri sarò ben felice di mettermi in discussione.
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