Discussione: sogno lungo
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Vecchio 16-06-2008, 00.25.10   #8
dafne
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4 elementi...ora di fronte a un braciere so che devo affrontare proprio questo fuoco, che non è neanche "a posto" perchè è azzurro, la visione è confusa sò che devo ricreare l'unione degli elementi, l'equilibrio per non scottarmi o bruciarmi e recuperare l'anello.
Poi ci sono le tre fosse, vedo subito quale devo attraversare, quella con i ragni, devo trovare la ragione quindi devo superare le mie paure? (detesto i ragni da sempre) paure e impulsi? Dopo anni mi sono accorta di come ci sia qualche similitudine tra queste prove e il sistema dei chackra. Anche se mi sfugge il primo (noooooooo) il secondo dovrebbe essere l'arancione, l'istintualità, il sentimento, la paura, anche la sessualità ecc, superarle per arrivare al terzo, la forza, la volontà, che ben rapprentano una difesa decisa da un cane ringhioso.. A questo punto della storia sono stanca, frustrata spaventata e molto arrabbiata, e mi ritrovo a dovermi inginocchiare su una stella di sassolini bianchi finchè non riuscirò a vedere gli angeli volare... Devo riscoprire il sentimento dell'umiltà e dell'amore? Quarto chackra, quello verde..solo guardandomi attorno e vedendo la vita capisco e ritrovo gioia Tocca all'onore.
Mentre rifletto su questo arriva un sacerdote, molto serio, scrivo che ha uno sguardo strano negli occhi. "il vero amore rende liberi-mi dice-il vero amore non richiede sacrifici" Sempre ragionado mi dico che l'onore di un uomo si misura in battaglia e cosa meglio di una spada a rappresentarlo? (qui l'assonanza col sistema dei chackra mi va in crisi al sesto è abitualmente associata la comunicazione..mah) C'è un avvallamento e una sporgenza sotto la quale sono infilate a terra molte spade. Le spade sotto sono tutte diverse e una solitaria di legno sull'altura.
La visione delle spade mi rimette in uno stato di disagio, di alterazione, odio le spade, odio la violenza mi siedo a guardare la grotta e vengo sommersa da lontane grida di tante persone, pianti..scaccio quelle voci ma sono troppoi forti
Ho scritto "si, per combattere l'odio e il dolore prenderei in mano una spada, mi arrampico sull'altura dove c'è la spada solitaria e guardo giù e con meraviglia mi accorgo che tutte le spade assieme formano un disegno, lo stesso che c'è sul braccialetto..non ce n'è una fuori posto, dov'è la sua? L'unica certezza è che non è quella che ho davanti." Mentre penso vengo ripiomabata nel mondo di grida e pianti, è un mondo antico fatto di clan e guerre dove si lotta per la sopravvivenza e il dominio, siamo stati invasi e io stò cercando i miei figli. Appena salgo la collina vedo uno che stà cadendo sotto una spada e l'altro già riverso nel sangue. "Neanche il tempo di respirare e il nemico mi è addosso, quell'uomop enorme stà per vibrare il colpo che mi staccherà la testa e io lo guardo negli occhi immobil. Quegli occh, dio mio no,proprio tu, no non può essere non posso crederci e lui rimane lì con la spada alzata immobile e i muscoli tesi, ma quegli occhi hanno avuto lo stesso moto di stupore. Ti odio, ti odio, tu sei il mio nemico, tu hai ucciso i miei figli e prima di loro i miei genitori e i miei amici, potrei strapparti dalle mani quella spada e ucciderti ma ora non trovo senso a quegl'occhi così innocenti, ti odio ma non riesco a staccarti gli occhi di doss. Abbassi la spada,scacci uno dei tuoi compagni e mi prendi per un braccio. Continuo a guardarti. Mi porti in quella grotta, vuoi prenderti il tuo premio guerriero? Accomodati. Non sento più niente, sono una traditrice,potevo ucciderti e non l'ho fatto, rappresenti tutto ciò che è contro il mio mondo e io non muoverò un muscolo se proverai ad avermi perchè tutto il mio essere ti stà cercando.
Nel buio di quella grotta restiamo fermi e io ti odio, ti odio, dovevi uccidermi subito e risparmiarmi quest'umiliazione ho tradito i miei figli,non mi avrai, ma tu mi riprendi per il braccio e mi trascini fuori, si respira dolore dappertutto e c'è sangue ovunque, stai respirando di nuovo normalmente, mi carichi sul tuo cavallo e mi porti al tuo accampamento, sono il tuo trofeo. Dentro quella tenda finalmente sola respiro, so che se cercassi di uscire verrei uccisa e all'improvviso l'idea mi terrorizza. Vigliacca.Ho perso tutto anche il rispetto per me stessa. Arriva la sera, arrivi tu, se potessi dimenticare chi sei, ma tu hai la morte nelle tue mani, cerco di non guardarti anche se respiro ogni respiro che fai. Perchè non cerchi di avermi? Potrei ribellarmi e tu potresti finalmente uccidermi, lo sento che a volte lo vuoi. E' notte fonda, non dormi e io neanche. Domani magari mi passerai ai tuoi amici. Ti alzi di scatto.Ecco, sii uomo e finiscimi, ma mi prendi di nuovo per il braccio e mi trascini fuori e io di nuovo non oppongo resistenza.Camminiamo per un bel pezzo senza guardarci,la tua stretta adesso è più delicata e nella note vedo il bagliore della tua spada.Arriviamo in riva ad un fiume e mi fai sedere vicino all'acqua. Mi guardi negli occhi, quegli occhi che parlano al cuore in una lingua che non conosco. E il rumore dell'acqua che troneggia sopra ogni cosa. Ti allontani e ti siedi su un sasso guardando lontano. Perchè? Perchè mi rendi libera?Possibile che non ti rendi conto che la mia unica via di salvezza è la morte? Ho tradito tutto ciò in cui credevo, ho dimenticato mio padre e mia madre per lo sguardo di un uomo. Potevo morire con valore e invece vivo nell'umiliazione e nel dolore. Il dolore di amare l'unico uomo che dovrei ammazzare. Provi anche tu le stesse cose? Il rumore dell'acqua porta via tutti i ricordi e i pensieri, mi spoglio ed entro nell'acqua. Perchè Dio, perchè darmi l'amore se non lo posso tenere con me,se non lo posso accettare? L'acqua fredda calma un pò i miei sentimenti e il tempo rallenta il suo corso e zittisce la voce delle cose del mondo. Mi accorgo che mi sei accanto, negli occhi abbiamo la stessa luce e lo stesso desiderio e sulle rive di quel fiume mentre la notte muore noi lo accompagniamo e ci abbandoniamo al nostro desiderio. E' come il fuoco di un antico camino, caldo e avvolgente, confortante e bruciante. La notte muore e il giorno ci coglie con tutte le nostre lacrime. Ti lascio, mi lasci, abbiamo entrambi perduto tutto, tutto quello in cui credavamo se n'è andato con la corrente del fiume. Tu tornerai al tuo accampamento con l'onta di aver fatto fuggire un prigioniero e io tornerò al mio villaggio senza più alcuna dignità. Scappata da un nemico che mi ha oltraggiata senza più famiglia nè casa.Ce ne andiamo senza voltarci indietro e torno a casa dove scopro di aspettare un figlio da te, oltre la beffa l'inganno. E dover mentire a tutti ogni giorno e odiarti e amarti nel medesimo tempo. Nascerà questo figlio e tradizione vuole che una luna dopo la sua nascita venga sacrificato al grande altare. Cresce questa vita dentro di me e cresce anche la mia disperazione, nasce ed è come avere te lì vicino, solo più piccolo.Che Dio mi perdoni ma io non posso, non ce la faccio, lo porterò lontano e lo lascerò a qualcuno che meriti la vita, l'innocenza più di me. Mi alzo una notte, prendo il bambino e me ne vado.
Passano quasi tre anni continuando a vagare finchè non trovo una famiglia che non ha più figl, morti piccolissimi. Sono spossata, i sensi di colpa che mi porto dentro sono troppo forti hanno ucciso tutti i miei sentimenti e lascio lì il piccolo che comincia a chiamarmi mentre vado via ma io non posso restare bambino,non ho più niente da darti,non ho più un cuore e nenche la forza di ragionare, ho perduto tutto in un pomeriggio di battaglia quando un uomo ha abbassato la sua spada davanti a me e io non ho saputo alzare la mia contro di lui. Non chiamarmi bambino, la tua felicità è lontana da me, odiami perchè l'odio è l'unico sentimento che riconosco e che mi è rimasto. Vivo come una selvaggia il resto del tempo che mi avanza odiando il mondo e Dio e TE."...
Qui i colori riconinciano a essere normali...

Avevo scordato l'impatto di questo stralcio di sogno su di me.. ..medito...
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