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Vecchio 20-06-2010, 03.39.46   #3
webetina
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Anche in questo sogno c’è un nucleo vivo e vegeto, fatto, anzichè di roccia naturale, di massi in cemento rivestiti di materiale organico e inorganico, non consono al luogo in cui nasce, ma pulsante di vita e con continuo ricambio di acqua e di sedimenti naturali. Sono molto diversi i sentimenti che mi suscita rispetto alla bambina meccanica. Mi attira, è luogo di appiglio e di riposto, di frescura per via dell'acqua. C’è il sole, vedo il mare azzuro e il cielo, c’è gente che va e viene; sono in compagnia di qualcuno che mi sostiene , come la donna europea dei primi del novecento che va in Africa come esploratrice al cui seguito vanno uomini che la aiutano senza interagine con la sua tenacia. L'isolotto è piu forte di me, non mi suscita pena, è freddo nei miei confronti, impietoso per la durezza e per il colore, e scivoloso, sulle sue superfici ricoperte di alghe e nicheli.

Isolotto e bambina robot sono entrambi artificiali dentro e naturali fuori. L'uno sprezzante e indifferente verso la presenza degli altri, l'altra desiderosa di considerazione ed estremamente vulnerabile.
Il primo mi piace molto , nei suoi dintorni e sopra di esso vi bazzicherei ancora malgrado i pericoli, l'altra mi fa tenerezza ma preferirei frequentasse altri da me.

Ultima modifica di webetina : 20-06-2010 alle ore 03.53.42.
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