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Vecchio 01-09-2006, 22.31.53   #41
Shanti
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Predefinito Simbologia

Il Papa con il numero V fa un passo in più rispetto all’Imperatore, è un ponte nella sua azione poiché è ricettivo verso l’alto, il cielo, e attivo verso il basso, la terra, come un maestro che riceve appunto dall’alto e trasmette ai suoi discepoli. Viceversa trasmette alla divinità verso l’alto le preghiere dei suoi allievi, unendo così il cielo alla terra.
Si può dire che rappresenta il punto di incontro tra i poli opposti, dall’alto al basso e da sinistra a destra, il centro della croce.

La spalliera del trono sembra una sbarra, come una scala che, gradino per gradino unisce il corpo allo spirito.

Il pastorale a tre livelli indica che ha soggiogato il mondo della materia, fisico, emotivo e intellettuale, trasformandoli in unità.

La mitra a quattro livelli rappresenta le istanze dell’essere (corpo, sesso, cuore e cervello) che culminano in un unico punto, il piccolo cerchio arancione sulla sommità: l’unità interiore.

Sotto la barba, all’altezza della gola, si nota una spilla verde che presenta un puntino all’interno del cerchio, simbolo dell’essere individuale che racchiude nel proprio centro l’essere essenziale. Vi si può anche leggere l’immenso lavoro di concentrazione che il Papa ha compiuto per essere quello che è.

Su ogni mano ha una croce a indicare quanto il suo modo di agire sia sacro e disinteressato.
La mano che sostiene il pastorale è di colore azzurro come quella dell’Eremita, e vi si può vedere il segno di un’estrema ricettività spirituale nell’azione. Se si interpreta questo colore come un guanto si può vedere un riferimento alla tradizione religiosa cristiana, in cui la mano guantata del cardinale diveniva strumento della volontà divina.
L’altra mano è di color rosa carne, benedice quindi il mondo dell’incarnazione unendo l’indice e il medio (intelletto e cuore).

I capelli bianchi indicano purezza, una purezza attiva come sembrano indicare i due nastri rossi. Anche una parte della barba è bianca, ma azzurra intorno alla bocca come dire che la parola del Papa è qualcosa che viene ricevuto. Si potrebbe anche leggere un segno di silenzio: il maestro, il professore o il profeta non può trasmettere tutto, in quello che insegna rimane sempre una parte di segreto, di indicibile.

Finora negli altri Arcani, i personaggi erano soli o accompagnati da animali, mentre qui due discepoli accompagnano il Papa perché egli non esisterebbe senza accoliti che credono nel suo insegnamento. I due discepoli sono in posizioni diverse: quello di sinistra, che tiene la mano alzata come a fare una domanda, e l’altra abbassata, ha i capelli orientati in senso orario. Il Papa non guarda verso di lui, come se il discepolo fosse in errore. Chissà… forse la tonsura in senso orario indica l’involuzione, il ritorno all’indietro, in contrasto all’evoluzione del discepolo di destra. O forse potrebbe rappresentare quella che nella tradizione alchemica veniva chiamata la “Via secca”, la via dello studio e della fatica.
Il discepolo di destra invece riceve gli insegnamenti direttamente dal Papa tramite il pastorale che gli sfiora il capo, incarna la “Via umida” , quella della ricezione immediata, dell’illuminazione e della rivelazione. Il movimento della tonsura del discepolo di destra, ruota in senso antiorario, ed egli tiene in mano un oggetto curioso che può offrire interpretazioni diverse… Un pugnale, una pallina? Ha un atteggiamento ludico o si accinge a colpire il maestro?
Quest’ultima interpretazione porta a studiare gli aspetti negativi del Papa: un avaro, un guru avido di ricchezza, un padre che commette abusi, un maestro ingiusto… Insomma anche il Papa, come tutti gli Arcani, ha il suo lato oscuro.
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