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Arjuna · 24-11-2006, 14.45.34

La leggenda di Arjuna (ho intabarrato qua e là di termini latini e greci alcune parole per rendere più vivace il racconto, confidando nella vostra sapienza).

Arjuna (che in sanscrito significa ''il puro'') è uno dei cinque fratelli Pandava, i figli di Pandu, re di Bharata.
Tuttavia, poichè si dice che Pandu era sterile per una maledizione, si fa discendere Arjuna da Indira, il dio della guerra.
Vista la sua discendenza, era bravissimo nell' uso delle armi in generale, soprattutto l' arco.
Arjuna era amico di Krishna, perchè era un guerriero puro, forte, intelligente, moderato retto, virtuoso (libro e moschetto... .
Tali caratteristiche lo contrapposero ai cugini Kurava, che volevano usurpare il trono di Pandu (che spettava chiaramente ai suoi diretti discendenti) e presto ''ad manos venerunt''.
Così corsero tutti da Krishna, perchè era un dio ''dunotatos'' e aveva con sè un esercito ritenuto inarrestabile.
Arjuna e Duryodhana (il maggiore dei 100 fratelli Kurava) si recarono da Krishna per chiedere l' aiuto in guerra.
Il dio, imparzialissimo (anche troppo), disse che, iis diligentis, a uno avrebbe garantito il suo potentissimo esercito, all' altro la sua presenza in battaglia, ma senza partecipare direttamente.
Arjuna, che qui mi ricorda molto il pius Aeneas, non ebbe dubbi e scelse Krishna, lasciando l' esercito ai Kurava (che in quel momento sicuramente si fecero quattro risate, però vedete che dopo avranno poco da ridere).
Krishna si offerse come auriga di Arjuna e quando Pandava e Kurava si scontrarono, indovinate chi vinse?
Arjuna infatti, come Krishna gli spiegava sul cocchio, aveva scelto la presenza di dio (minuscolo perchè non è Dio) che era garante di giustizia, vittoria e virtù.
Nonostante fossero quindi numericamente sfavoriti, i Pandava vinsero i Kurava.
Durante la battaglia, Krishna mediante il ''Canto Sublime'' insegnò ad Arjuna quali erano i precetti da seguire per la rettitudine e quelli che allontanava da essa, invitando a seguire i primi e a evitare i secondi.

Conosco poi l' aneddoto di Arjuna e Shiva, se vi interessa.

24-11-2006, 14.45.34	#1
Arjuna Alloggiato/a Data registrazione: 23-11-2006 Messaggi: 43	La leggenda di Arjuna La leggenda di Arjuna (ho intabarrato qua e là di termini latini e greci alcune parole per rendere più vivace il racconto, confidando nella vostra sapienza). Arjuna (che in sanscrito significa ''il puro'') è uno dei cinque fratelli Pandava, i figli di Pandu, re di Bharata. Tuttavia, poichè si dice che Pandu era sterile per una maledizione, si fa discendere Arjuna da Indira, il dio della guerra. Vista la sua discendenza, era bravissimo nell' uso delle armi in generale, soprattutto l' arco. Arjuna era amico di Krishna, perchè era un guerriero puro, forte, intelligente, moderato retto, virtuoso (libro e moschetto... . Tali caratteristiche lo contrapposero ai cugini Kurava, che volevano usurpare il trono di Pandu (che spettava chiaramente ai suoi diretti discendenti) e presto ''ad manos venerunt''. Così corsero tutti da Krishna, perchè era un dio ''dunotatos'' e aveva con sè un esercito ritenuto inarrestabile. Arjuna e Duryodhana (il maggiore dei 100 fratelli Kurava) si recarono da Krishna per chiedere l' aiuto in guerra. Il dio, imparzialissimo (anche troppo), disse che, iis diligentis, a uno avrebbe garantito il suo potentissimo esercito, all' altro la sua presenza in battaglia, ma senza partecipare direttamente. Arjuna, che qui mi ricorda molto il pius Aeneas, non ebbe dubbi e scelse Krishna, lasciando l' esercito ai Kurava (che in quel momento sicuramente si fecero quattro risate, però vedete che dopo avranno poco da ridere). Krishna si offerse come auriga di Arjuna e quando Pandava e Kurava si scontrarono, indovinate chi vinse? Arjuna infatti, come Krishna gli spiegava sul cocchio, aveva scelto la presenza di dio (minuscolo perchè non è Dio) che era garante di giustizia, vittoria e virtù. Nonostante fossero quindi numericamente sfavoriti, i Pandava vinsero i Kurava. Durante la battaglia, Krishna mediante il ''Canto Sublime'' insegnò ad Arjuna quali erano i precetti da seguire per la rettitudine e quelli che allontanava da essa, invitando a seguire i primi e a evitare i secondi. Conosco poi l' aneddoto di Arjuna e Shiva, se vi interessa.