Discussione: Domenica sacrificale
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Vecchio 15-02-2011, 09.18.55   #1
diamantea
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Predefinito Domenica sacrificale

Discuto con mia madre quale dei due polli uccidere per primo, non ci mettiamo d'accordo così lei per accontentare la mia scelta dice che ucciderà pure il mio cane, la Mimma, ce l'ha in mano con il coltello, io dico che va bene può ucciderla ma penso che non lo farà che motivo ha di farlo? cosa c'entra con il pollo? Allora lei affonda il coltello nel cuore del cane uccidendola all'istante. Io guardo fredda e impassibile, in fondo l'ho autorizzata anche se per sfida quasi. Ma il pollo ora è più importante solo che che non volevo lo uccidesse di domenica, volevo mangiarlo di domenica, ma oramai lei lo ha ucciso anche se questo non lo vedo.
Per pulire ora gli animali cane compreso mi metto con una mia amica nel piccolo cortile che separa il giardino dal retro del locale affittato dove la Mimma ha preso il veleno.
La mia amica si siede si mette il cane morto addosso a pancia in aria e gli apre la pancia con il coltello, io avvicino un grosso sacco nero già pieno di spazzatura ma penso che le interiora ci entrano, le voglio mettere lì dentro come ultimo rifiuto per riempire il sacco, infatti la mia amica estrapola dalla pancia del cane una grossa massa nera e la butta nel sacco che poi io richiudo accuratamente pronto per lo smaltimento.
Dopo gli taglia la testa fino allo sterno ma senza le zampe anteriori e la butta in un sacchetto di plastica bianco alla sua destra anch'esso pieno di spazzatura ma pulita, io subito estraggo la testa dal sacchetto dicendo che è buona da mangiare e non si è contaminata nel sacchetto che i rifiuti sono puliti. Guardo questa testa, il muso e le orecchie e lo sterno vuoto dentro con il cuore appeso, dico che pulita bene è buona del mio cane non voglio buttare via nulla.
Poi prendo la macchina per buttare i rifiuti forse, mi avvio in strada in salita, sulla curva faccio salire Tina che mi aspetta e le dico senza tanti preamboli che la mamma ha ucciso il cane di non cercarla più perchè è morta. Il contatto con mia sorella mi mette di fronte alla realtà affettiva che provo nei confronti del cane, fin ora sono stata di una freddezza glaciale, volgo lo sguardo a sinistra vedendo una specie di collina di terra rossa e rifletto sul fatto che il cane non c'è più, io l'ho fatto uccidere senza difenderla e non correrà più e...ho la sensazione che quella collina mi apra davanti la presa di coscienza di quanto accaduto, potrebbe inghiottirmi come una valanga emotiva.
Mi sveglio e non riesco più a dormire fino all'alba.
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"Mi manca già la tua presenza, ma fai parte di me e per questo non sei mai andata via"
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