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Vecchio 15-06-2009, 14.37.36   #2
filoumenanike
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Ieri (o l'altro ieri) ho visto due tg (due tg diversi) ed entrambi parlando del delitto di quella studentessa (Meredith) straniera in Umbria hanno negli stralci video del processo fatto vedere una cosa che mi lascia alquanto perplesso.
Perplesso per la domanda posta da chi stava interrogando la ragazza americana (Amanda): "dopo quanto tempo ha avuto il primo rapporto sessuale con Raffaele Sollecito?
Ora io non sarò un genio di psichiatria criminale, ma che ci azzecca questa domanda con il delitto?
"Bella" anche la morbosità dei tg che hanno in diverse edizioni montato, centralmente nel servizio, la domanda e la risposta di Amanda: "il giorno stesso".

Oggi, sempre nella stessa vicenda, vedo un servizio in cui un giornalista legge la fotocopia di lettere che la stessa Amanda ha inviato a Raffaele.
Lettere in cui parlano della loro relazione e non del delitto. Ma non c'è nessuna privacy? Ok queste persone sono processate per un delitto, ma la cronaca non potrebbe/dovrebbe limitarsi ai fatti inerenti questo?
Secondo me nei processi la privacy non esiste, esistono le indagini per capire l'innocenza o la colpevolezza di chi è accusato, non sta certo a noi capire se le domande siano attinenti o no...
Disapprovo che i giornalisti di tutto quanto sarà stato detto o fatto hanno ritenuto utile,per loro ovviamente, mettere in rilievo le frasi più scottanti, quelle che spingono a comprare i giornali, a seguire le trasmissioni...etc. etc
tutto è spettacolo, tutto si banalizza, tutto è apparenza...
Amanda si veste da colleggiale, con il visetto pulito, ed essendo carina colpisce quella sua aria innocente da prima della classe, e su questo punteranno i suoi avvocati!

Ultima modifica di filoumenanike : 15-06-2009 alle ore 14.40.19.
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