Discussione: rompere il ghiaccio
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Vecchio 08-10-2006, 23.58.58   #2
Ray
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"Rompere il ghiaccio" è un modo di dire decisamente consolidato nel parlare comune... più o meno lo usano tutti.
Ha vari significati, anche se attualmente viene usato quasi sempre con uno di essi. Di seguito quelli a me noti.

1- avviare una conversazione o alleggerire una situazione dopo un iniziale imbarazzo (questo quello più noto e più moderno).
2- agire in una situazione familiare, nel senso di nota e favorevole.
3- compiere un gesto inopportuno, fare una gaffe.
4- essere presi da un'improvvisa paura.

A prima vista sono significati molto discordanti tra loro. Forse però, se si riesce a connetterli, si scopre qualcosa di interessante.

In ogni caso, anche prendendo il primo significato che ho riportato, vien da chiedersi cosa centri il ghiaccio rotto con il vincere l'imbarazzo.

A livello intuitivo si può rispondere che si usa parlare di freddezza in una situazione di imbarazzo e di calore in una situazione di piacevole intimità verbale, di intesa. Effettivamente chiunque si sia trovato in una situazione del genere può testimoniare un certo senso di freddo, sostituto poi dal calore quando la situazione si "sblocca". Questo sbloccarsi può facilmente ricordare una rottura del ghiaccio... a questo punto ghiaccio che separa due fonti di calore, che impedisce il passaggio e la condisione, che fa da schermo tra i due, rimandando ad ognuno quel se stesso che vorrebbe far passare... un po' come uno specchio...
Una situazione di intesa, dopo che il ghiaccio è stato rotto, è una situazione di buona vibrazione, ovvero di vibrazioni che stanno bene assieme, che appunto con-vibrano, che risuonano... pensiamo alla musica: si parla di "accordo" se le note si combinano bene e di stridore se all'opposto dissuonano... ah si, pare che una nota (vibrazione) sufficiente sia in grado di rompere il gh.. ops, vetro...

Chiaramente non è tutto qui... mi interessa molto sentire cosa vi viene in mente a rigirarvi sta cosa in testa... prima di lasciarvi la parola butto li qualche altro piccolo spunto.

In buona parte delle tradizioni, compresa quella cattolica, l'inferno è ghiacciato (vedi la Divina Commedia per esempio)... freddo, fermo, assenza di vibrazione, di luce ecc.

Il ghiaccio è anche connesso al sonno, anzi al sonno lungo e, se si vuole, artificiale. Possiamo pensare all'ibernazione, ma anche al fatto che il freddo conserva bene e che molti bio-reperti antichi sono giunti fino a noi proprio grazie al ghiaccio.

Ci sono poi gli animali che, ai primi ghiacci, vanno in letargo o comunque passano ad un metabolismo "sonnolento"... come se aspettassero. Mi pare anche, butto li, che il serpente abbia un certo interessante comportamento nei confronti del freddo... ci sono serpenti e serpenti... potremmo immaginarci un serpente addormentato nel ghiaccio che, grazie al calore si sveglia e alzandosi lo rompe... basta un po' di "Immaginazione"...

Ultima modifica di Ray : 09-10-2006 alle ore 00.01.36.
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