Discussione: rompere il ghiaccio
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Vecchio 11-10-2006, 01.22.37   #4
jezebelius
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Originalmente inviato da Ray
"Rompere il ghiaccio" è un modo di dire decisamente consolidato nel parlare comune... più o meno lo usano tutti.
Ha vari significati, anche se attualmente viene usato quasi sempre con uno di essi. Di seguito quelli a me noti.

1- avviare una conversazione o alleggerire una situazione dopo un iniziale imbarazzo (questo quello più noto e più moderno).
2- agire in una situazione familiare, nel senso di nota e favorevole.
3- compiere un gesto inopportuno, fare una gaffe.
4- essere presi da un'improvvisa paura.

A prima vista sono significati molto discordanti tra loro. Forse però, se si riesce a connetterli, si scopre qualcosa di interessante.
Ci provo...
Mi sembra che si identifichi una potenzialità nel fare o non fare qualcosa, cioè assumere un particolare atteggiamento.
Nel nr 1, come nel nr 2 c'è azione. Non si puo dire però che manchi nel nr 3 però questa forse è connotata dalla inopportunità. Nel nr 4, invece, c'è totale immobilità.
Ancora, nella percezione individuale di ogni elemento forse è presente la sensazione di agio sia nel nr 1 che nel nr 2. Nello specifico che si è " capaci di vibrare " alla frequenza di chi è ancora " bloccato " e dunque si dia via una conversazione, vale a dire si rompe il ghiaccio;si riesce a vibrare al punto tale di " ingrangere"il muro posto dall'imbarazzo( per cui un collegamento col nr 4 ).
L'inopportunità invece del nr 3 forse manifesta una " fare fuori tempo " che si pone probabilmente anche in contrasto( tipo una risata ad un funerale ).
Mi sembra che come denominatore, ripetendo ciò che ho detto prima, vi sia l'azione o l'inattività, il fare e il non fare in sintesi, che si evidenzia nella individuale capacità relazionale di un individuo. La particolarità di questo atteggiamento sta proprio nella diversa modulazione delle energie che si posseggono per "far fronte " ad una data condizione imbarazzante, riuscendoci ad un tempo ma anche no.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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