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Vecchio 09-05-2008, 12.45.42   #16
griselda
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Non so se capita anche a voi, ma io mi sono accorta, di attribuire un ruolo ben preciso alle persone che mi sono amiche e che frequento. Ieri mi è capitata una cosa, che mi pareva di aver abbastanza superato, mentre ieri mi è apparsa di nuovo evidentissima.. stavo chiacchierando con un amico, due chiacchiere in cui ognuno diceva la sua su un argomento che interessava ad entrambi. Entra nella stanza un altro nostro amico, saluti , convenevoli, e poi.. silenzio. Abbiamo interrotto il discorso che stavamo facendo in precedenza e nessuno diceva niente.

Ora, sicuramente sono tante le cose che entrano in gioco quando in un dialogo tra due persone si inserisce una terza, ma quello che ho visto bene su di me è che siccome ascolto volentieri l'amico entrato per ultimo, e in genere quando siamo in gruppo lui intavola dei bei discorsi, ci racconta cose che per me sono nuove , affascinanti, davo per scontato, che anche ieri lo avrebbe fatto.
Mi aspettavo che cominciasse un discorso e che tenesse banco, che mi raccontasse chissà quali cose, senza minimamanente tener conto, che lui poteva non averne voglia, poteva semplicemente voler fare due chiacchiere o che continuassimo il discorso che avevamo intrapreso precedentemente e partecipare o chissà che altro..

E questa cosa, l'aspettarmi che intavoli un discorso, la vivo solo quando siamo in gruppo, mentre per esempio se siamo solo in due non accade affatto.

Ho provato a vedere se ci fosse dietro anche qualche altro meccanismo , ma non ho trovato nulla di nulla, ero rilassata non mi dava fastidio niente, semplicemente mi aspettavo che parlasse lui (dato che dal mio punto di vista sta "sopra" di me, per cultura e altro.. )

Se una persona per esempio è portata ad ascoltarmi e ad aiutarmi, e mi ascolta sempre, quando magari è lui ad aver bisogno di confidarsi, o di una mano, la cosa mi pare strana, vedo improvvisamente i ruoli che do all'altro e a me stessa ribaltati e mi trovo spiazzata...

Sicuramente non siamo solo noi ad attribuire un ruolo all'altro, se lo facciamo oltre che soddisfare un bisogno nostro credo che sia anche perchè dall'altra parte troviamo il bisogno complementare, pero' è anche vero che non siamo macchine (almeno non del tutto ) e i ruoli in un'amicizia, dovrebbero poter essere scambiati no?
Succede anche a me quanto hai descritto.
Non riesco mai ad essere la stessa in ogni situazione ho visto che automaticamente, parlo di me, mi rivesto di un ruolo, a secondo di chi ho davanti e quindi ne do uno di conseguenza all'altra persona. Mi pare di essere di plastilina e aderisco a chi mi trovo davanti. Una bella marionetta in pratica. Del tipo mi muovo nello spazio in cui mi permetti di muovermi. Ma poi vedo che cambia ancora a seconda del mio giudizio e della confidenza, più posso usare confidenza e più mi lascio andare e li i confini si perdono, la plastilina si irrigidisce e prende una forma quasi stabile.
E' come se adattassi la mia forma e il mio ruolo a seconda di chi ho davanti, a seconda di quello che penso possa accettare l'altro di me. Questo fa si che io non sia mai tutta intera, che non sia mai reale ma modificata.
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