Discussione: Buonismo
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Vecchio 21-09-2011, 18.36.36   #3
Edera
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Sono d'accordo con quello che dite e in linea teorica non fa una grinza. Ma poi come tradurlo a livello pratico? Significa non dare l'euro al bambino o allo storpio che chiede l'elemosina? Teoricamente se non volessi incassare quel senso di 'essere buona', dovrei astenermene visto che dò la possibilità a me di non dormire e a lui di guadagnarsi da vivere con più dignità.
Personalmente tendo a dare spesso qualcosa a chi me la chiede perchè parto dal presupposto che non posso sapere quale sia stata la sua vita e perchè me li sta chiedendo. Non a tutti però, in genere lo faccio sempre alle persone con handicap fisici, a quelli che si piazzano abitualmente vicino alle casse del parcheggio in perfetta salute, sguainando come arma uno sguardo pietoso in genere no...
Non so il mio grado di buonismo, non riesco a definirlo, certo è che lo osservo intorno a me e nelle persone in cui lo vedo accentuato in genere noto anche un'altra parte piuttosto falsa e cattivella che emerge altrove..
Però, viste le attuali condizioni generali dell'umanità e del sitema dalle quali è difficile prescindere, preferisco un mondo 'buonista' dove la gente fa qualcosa per il proprio ego, piuttosto che uno dove nessuno fa niente: penso alle dimensioni del volontariato, a chi distribuisce i pasti alla caritas, a chi raccoglie vestiti per i poveri ecc ecc... tutta una dimensione farcita di buonismo e di ipocrisia ma che alla fine fa qualcosa di pratico nei posti dove nessuno ha voglia di sporcarsi le mani. Certo, non è la soluzione migliore ma tra i due mali..

Ultima modifica di Edera : 21-09-2011 alle ore 18.40.49.
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