Discussione: Buonismo
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Vecchio 21-09-2011, 19.50.39   #4
Astral
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Semplicemente Edera, discernimento, cercare di "sentire" se quel povero ha veramente bisogno, oppure è un vampiro per esempio.

Io per esempio uso questo sistema: dico che non ho soldi ed ho solo frutta, ed una mi disse che aveva fame (era una banana matura al punto di sciogliersi) e l'ha accettata, quella era proprio fame.

Un altro invece voleva proprio i soldi, gli offerto una merendina del mulino bianco, e mi ha guardato male, e insisteva coi soldi, allora ho scartato la merendina e me la sono mangiata e poi me ne so andato.
Questi sono esempi, ma ovviamente sappiamo bene quale sono le situazioni, tutti noi vorremmo essere più buoni o gentile, ma bisogna anche domandarsi il perchè, spesso si è buoni troppo istintivamente.

Magari può capitare che per un periodo si è un po' cattivi ma poi ci si riequilibra un po'.
Ma se siamo troppo buonisti, poi non ci lamentiamo se qualcuno ci sfrutta per i passaggi in macchina, o per usarci come reggimoccolo, oppure a lavoro quando ci tocca fare il turno extra o pulire il gabinetto intasato, poi tocca sempre a noi.

Che poi ho notato che quando ci siamo fatto la fama dei buoni, tutti si sentono il diritto di riversare le loro frustazioni verso di noi, e mettercelo in quel posto.
In cambio però ricevo un bravo ed un grazie che sicuramente nutre l'ego.
Eppure quando siamo buoni veramente, si ha una certa indipendenza, non c'è gratificazione forse, ma l'azione non pesa e non si viene a creare quel meccanismo che se non sono buono, nessuno mi ama.

Comunque per approfondire l'argomento, potrebbe essere utile rivedere qualche parabola sui farisei, li ci molto.
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